Ascoltare il futuro: un convegno per Claudio Abbado

Milano: il 15 e il 16 ottobre al Teatro alla Scala nell'ambito di Milano Musica

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Claudio Abbado
Claudio Abbado

Nell'ambito della trentesima edizione di Milano Musica il Festival e la Fondazione Claudio Abbado, in collaborazione con il Teatro alla Scala, hanno organizzato un convegno internazionale dedicato a Claudio Abbado che si svolgerà il 15 e il 16 ottobre nel Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala (ingresso libero). "Ascoltare il futuro. Claudio Abbado e il Nuovo" si apre il 15 ottobre alle 10 con il saluto di Dominique Meyer, una conversazione con Maurizio Pollini e la tavola rotonda "Claudio Abbado e la nuova musica" moderata da Franco Pulcini: da quando nel 1944 il giovane Claudio scrisse sul muro di casa "Viva Bartok" agli incontri "Musica/Realtà" di Reggio Emilia (con Nono e Pollini) alla nascita di "Musica nel nostro tempo", ai cicli tematici a Berlino l'attenzione del direttore d'orchestra per la musica contemporanea è stata costante: ne parlano Thomas Angyan, Lidia Bramani, Riccardo Chailly, Marco Ferullo, Michael Haefliger; dalle 15 il tema è "Claudio Abbado e la ricerca musicale", il moderatore è Angelo Foletto, per analizzare il rapporto del maestro con il testo, le sue partiture, la filologia, le edizioni critiche con Alessandra Calabrese, Giovanni Cestino, Martin Elste, Dinko Fabris, Sid McLauchlan. Il 16 ottobre dalle 10 il tema è "Abitare il suono.Nuovi spazi per la musica", modera Angela Ida De Benedictis: quanto era importante lo spazio musicale per Abbado? Dal progetto di Prometeo all'Auditorium del Lingotto di Torino, dal rapporto con Renzo Piano al sodalizio con Luigi Nono, ne parlano Elena Abbado, Siel Agugliaro, Lorenza Borrani, Michele Chiappini, Eva-Maria Tomasi, Marco Stroppa, dalle 15 c'è la tavola rotonda "Costruire il futuro" moderata da Oreste Bossini, dopo la proiezione di un'intervista video con Renzo Piano, si discute dell'eredità musicale e intellettuale di Claudio Abbado, dalla Scala di Grassi-Abbado agli anni viennesi e quelli berlinesi dedicati al rinnovamento del repertorio, all'apertura a un nuovo pubblico, ne parlano Michele dall'Ongaro, Emmanuel Hondré, Klaus Georg Koch, Maria Majno, Andrea Zietzschmann.