Antichi suoni al Festival Pergolesi-Spontini

Il Festival Pergolesi-Spontini sarà dedicato quest'anno all'antica Roma. Intervista al direttore artistico Federico Pupo

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In scena dal 7 al 16 settembre in vari luoghi delle Marche -Jesi, Maiolati Spontini, Monsano, Montecarotto, Monteroberto, Monte San Vito, San Marcello-, il Festiva Pergolesi Spontini indossa il peplum: "Questa settima edizione -spiega il direttore artistico Federico Pupo- sarà dedicata all'antica Roma, alle storie e alle immagini di questa civiltà che ha ispirato il melodramma a partire dai suoi esordi". A inaugurare xa Jesi è infatti "Adriano in Siria" di Giovan Battista Pergolesi, su libretto di Pietro Metastasio, mentre nel bicentenario della prima rappresentazione della "Vestale", vari incontri musicali saranno dedicati all'opera di Gaspare Spontini tra cui, a Maiolati, una versione della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli, da anni adusa a raffinate trasposizioni del repertorio operistico in teatro di figura. Appartenente al periodo partenopeo di Pergolesi, "Adriano in Siria" ha una trama che potrebbe essere facilmente trasposta in "George in Irak": riprenderla vuol dire guardare all'attualità? "È senz'altro vero che il soggetto di "Adriano" parte dall'idea che la pace del vincitore sia una pace imposta -risponde Francesco De Vivo, consulente scientifico del Festival-: questo naturalmente non poteva mancare di attrarre l'attenzione di un regista curioso come lo spagnolo Ignacio Garcia, al suo debutto in Italia. Tuttavia l'intenzione non è di inquadrare storicamente la messa in scena, ma di tenere questo soggetto in una dimensione astratta, atemporale se vogliamo, spostando lo spirito metastasiano in una dimensione moderna." Nel cast troviamo le voci di Olga Pasichnyk, Marina Comparato, Nicole Heaston e Carlo Alemanno, mentre l'esecuzione è affidata a Ottavio Dantone e all'Accademia Bizantina, protagonisti anche di un concerto di musica strumentale del Settecento. Più complesso il discorso sulla "Vestale": "Oltre alla versione per marionette della Compagnia Colla, che si avvarrà come musica dell'edizione discografica diretta da Fernando Previtali -insiste De Vivo-, abbiamo costruito un percorso di musica da camera che si snoda in vari concerti sparsi sul territorio, nonché una mostra a Maiolati, curata da me e da Anelide Nascimbene e una giornata di studio". Completa il programma un melologo di Roberto Recchia, con musiche da camera di Spontini elaborate da Michele dall'Ongaro dal titolo "Le grazie di Isabella", dedicato alle figure di Isabella Teotochi Albrizzi, veneziana assai cospicua e amica di molti intellettuali -bastino i nomi di Foscolo, Pindemonte, Byron, Chateaubriand, oltre che di Canova, anch'egli amico della signora nobilotta e salottiera, di cui quest'anno si celebrano i 250 anni dalla nascita. Nel mese di giugno inoltre la Fondazione Pergolesi Spontini ha firmato con la Filarmonica di Bologna un protocollo d'intesa che prevede dal prossimo autunno e per la durata di cinque anni una stretta collaborazione, che coinvolgerà ovviamente anche l'Orchestra Mozart, emanazione dell'Accademia bolognese, e il suo direttore artistico Claudio Abbado. L'accordo, che durerà fino al 2011, è evidentemente finalizzato alle celebrazioni per il trecentesimo anniversario della nascita di Pergolesi (1710 - 1736). Ça va sans dire, non è ancora stato annunciato un programma preciso, tuttavia l'Orchestra Mozart per le sue esecuzioni di Pergolesi si avvarrà del supporto scientifico e delle edizioni musicali della Fondazione, che ha in programma una edizione nazionale delle opere del compositore jesino. Infine le due istituzioni musicali potranno coprodurre opere e oratori in forma scenica e semiscenica, mentre l'Orchestra Mozart potrà utilizzare anche gli allestimenti già realizzati dalla Fondazione Pergolesi Spontini. (www.fondazionepergolesispontini.com - 0731 202944)