Napoli, Placido Domingo riceve il premio “San Pietro a Majella”

Il Conservatorio partenopeo conferisce l’esclusivo riconoscimento al celeberrimo tenore e inaugura il progetto "Caruso 100"

Formazione
classica
Placido Domingo riceve il premio “San Pietro a Majella”

Il nome di Enrico Caruso è fortemente legato alla città di Napoli, città in cui il tenore nacque, nel febbraio del 1873 e morì nel 1921. A cento anni dalla morte, il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli promuove il progetto “Caruso 100”, un percorso formativo e performativo in otto tappe intorno alla figura musicale e umana di Enrico Caruso.

Ad inaugurare questa celebrazione, che si terrà dal 3 ottobre al 16 dicembre 2021, il Conservatorio di Napoli ha scelto il celeberrimo tenore Placido Domingo che ha raccontato a un pubblico di studenti e di pochi invitati sul suo rapporto con il mito Caruso e dei repertori in comune, compresa la canzone napoletana. A conclusione di questa conversazione, presso la Sala Scarlatti Domingo, ha ricevuto l’esclusivo Premio “San Pietro a Majella”, fino ad oggi attribuito solo ad Aldo Ciccolini, Roberto De Simone e Riccardo Muti.

Dal 21 al 23 ottobre, il secondo momento clou del progetto celebrativo messo a punto dal conservatorio. Prima, l’inaugurazione della mostra “Un soffio è la mia voce. Cantanti e scuole di canto a Napoli tra XVI e XIX secolo” (curata da Tommasina Boccia, Cesare Corsi, Tiziana Grande, Luigi Sisto), quindi un convegno di tre giorni (“Caruso 100”, appunto, in collaborazione con l’Università Federico II) a cura di Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione, impreziosito dalla presenza di relatori provenienti da tutto il mondo. San Pietro a Majella accoglierà anche la proiezione di un film storico con Enrico Caruso (“My Cousin”, 1918), il docufilm “Enrico Caruso - The Greatest Singer in the World” di Giuliana Muscio e, infine, lo spettacolo “Caro Enrico… Lina Cavalieri racconta Caruso” tratto dal volume Ridi pagliaccio! di Francesco Canessa, con la regia di Riccardo Canessa. L’opera Caruso a Cuba, musica e libretto del compositore contemporaneo olandese Micha Hamel, sarà proiettata in Sala Scarlatti il 12 novembre, mentre, due settimane dopo (26 novembre) nello stesso luogo, saranno gli allievi del Dipartimento di Canto del Conservatorio a celebrare la memoria del tenore leggendario in un concerto intitolato “Il salotto di Caruso”. Il progetto dedicato al tenore napoletano del San Pietro a Majella si concluderà il 16 dicembre con una soirée vocale molto attesa: “Tre stelle per Caruso”, infatti, vedrà assieme in recital Carmen Giannattasio, Teresa Iervolino e Maria Grazia Schiavo; l’Orchestra di San Pietro a Majella sarà affidata, per l’occasione, alle cure di Francesco Ivan Ciampa e il repertorio spazierà tra le canzoni napoletane predilette da Enrico Caruso. Con l’obiettivo di conferire spessore e visibilità internazionali all’iniziativa, il San Pietro a Majella ha inteso coinvolgere nella propria iniziativa vari partner nazionali e internazionali, volendo approfondire il fenomeno Caruso nelle sue molte possibili sfaccettature.

Il progetto “Caruso 100” non mancherà di rivolgere attenzione alla dimensione discografica del grande tenore, indagando sull’evoluzione e il progressivo rafforzamento tecnico della vocalità tenorile più sfarzosa, virile e sensuale che si sia mai udita nel corso del Novecento. Una voce - quella di Caruso - dotata di un’ampiezza, un velluto, una smaltatura brunita e uno squillo tali da renderla straordinariamente fonogenica in rapporto alle tecniche di incisione dell’epoca.

Il programma delle celebrazioni prevede una serie di iniziative raggruppate in tre categorie: Conversazioni, Espressioni ed Emozioni / Esposizioni, da tenersi nei luoghi carusiani per eccellenza: oltre Napoli, Lastra a Signa (FI), Torre del Lago (LU), Milano, Sorrento e Piedimonte Matese.