Il sassofonista Elias Lapia si aggiudica il XXIII Premio Internazionale Massimo Urbani

La magia della Rocca Borgesca di Camerino in provincia di Macerata, simbolo di resistenza e rinascita che si erge da secoli a guardia del centro storico ancora devastato dal sisma e le note dei tanti giovani jazzisti che proprio nella città ducale vedono nascere la propria carriera artistica professionale. In questo scenario, il 29 e 30 giugno scorsi, si sono svolte le giornate finali della XXIII edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani, il più importante concorso italiano per solisti jazz, ideato da Paolo Piangerelli e ora diretto da Daniele Massimi e da Musicamdo Jazz con il supporto del Comune di Camerino e di numerosi partner e sponsor privati.

Sono stati quest’anno oltre 150 i giovani jazzisti a partecipare al concorso, selezionati in tre semifinali svoltesi nei jazz club di Torino, Roma e Lecce e sono solo in 10 i talenti giunti alla due giorni camerte. A presiedere la giuria il sassofonista Francesco Cafiso che ha affermato che il livello generale è stato altissimo, rendendo difficile decretare il vincitore. Il primo posto è andato a Elias Lapia, sassofonista di 23 anni che studia al conservatorio de L’Aia, in Olanda; a lui anche il premio Nuovo Imaie che prevede 8 concerti organizzati nei prossimi 12 mesi. Al secondo posto, ex aequo, Vittorio Cuculo sassofonista romano di 25 anni e Federico Calcagno clarinettista milanese di 24 anni che si è aggiudicato anche il premio della critica. A chiudere il podio Mattia Parissi, pianista ascolano di 24 anni. Al sassofonista chietino di 16 anni la borsa di studio di Nuoro Jazz, mentre quella del Fara Music Summer School a Federica Lorusso, pianista barese di 23 anni. Il pubblico ha premiato invece Antonio D’Agata, chitarrista di Campobasso di 28 anni e sui social ad avere la meglio è stata Simona Trentacoste, cantante palermitana di 24 anni. 

Grande soddisfazione per Elias Lapia che già 6 anni fa aveva portato a casa una borsa di studio con la partecipazione al premio Urbani edizione 2013 che dichiara "Il Premio Urbani è stato un momento da vivere e gustare nel confronto con gli altri, non l’ho vissuto con l’adrenalina della competizione fine a se stessa". Grazie al primo posto, Elias Lapia potrà ora incidere il suo primo disco e pare che abbia già in cantiere qualcosa con il suo quartetto che dall’Italia valica le alpi e arriva sino al mare del nord de L’Aia.