Il Maggio Musicale Fiorentino indice il Concorso fotografico "Luoghi e volti shakespeariani in Toscana"

Prendendo spunto dall'opera Lear, titolo inaugurale della 82° edizione del Festival del Maggio Musicale, il concorso nasce con l'intento di raccontare l’attualità, la cronaca, i luoghi e le persone attraverso immagini fotografiche che rievochino personaggi ed atmosfere descritte nelle opere di William Shakespeare

Formazione
classica
Maggio Musicale Fiorentino Concorso fotografico "Luoghi e volti shakespeariani in Toscana"
Immagine tratta dall'opera "Lear" di A. Reimann, regia Calixto Bieito. Allestimento dell’Opéra national de Paris

Il Maggio Musicale Fiorentino, prendendo spunto da Lear  - opera di Aribert Reimann  - titolo inaugurale della 82° edizione del Festival del Maggio Musicale, bandisce un concorso fotografico aperto a tutti i giovani artisti-fotografi sotto i 40 anni senza limiti di nazionalità, per raccontare momenti di vita quotidiana e collettiva in Toscana che rievochino personaggi, atmosfere, luoghi ed emozioni descritte nelle opere di William Shakespeare. L’obiettivo del Maggio è sfidante: raccontare, attraverso la fotografia, paesaggi, scorci, volti, momenti di vita quotidiana e collettiva in Toscana che rievochino personaggi, atmosfere, luoghi ed emozioni descritte nelle opere di William Shakespeare.
 

Le straordinarie opere di William Shakespeare sono un patrimonio universale dell’umanità che, oltre a legarlo indissolubilmente all’identità inglese, lo pongono tra i vertici più alti in assoluto della cultura occidentale. I suoi testi, le commedie, le tragedie, i poemi, i sonetti, sono una fonte inesauribile di  luoghi e personaggi i più diversi tra loro con caratterizzazioni profondissime e accurate e ambientazioni e personaggi che non di rado tuttavia hanno toccato il nostro paese che con la sua storia e la tradizione lo ha certamente ispirato e influenzato: l’Italia fa da sfondo infatti a moltissimi  - quasi la metà: 15 su 37 - dei suoi lavori teatrali  tanto che addirittura qualcuno si è spinto a immaginare, meglio dire fantasticare,  delle sue origini italiane.
 
William Shakespeare ha toccato temi sempre attualissimi come l’amore, la passione, la lotta per il potere, la morte, il tradimento, la gelosia, il dubbio, l’amicizia, il destino, ha tratteggiato personaggi memorabili e caratteri che sono diventati universali. Dunque da qui nasce la sfida proposta dal Maggio e il tema o i temi del concorso fotografico: nell’ “italianità” del Bardo e la sua italianità identificarla con la Toscana intesa come territorio e da chi la vive;  nel provare a raccontare l’attualità, la cronaca, i luoghi e le persone attraverso le immagini fotografiche che  rievochino oggigiorno nella regione, non solo le atmosfere dei suoi lavori, ma alcuni dei suoi personaggi e i temi che si accompagnano a loro.
 
Il Lear stesso con la sua tragedia che inaugurerà  l’LXXXII Festival del Maggio, con la sua metafora della condizione umana, sulla pazzia, sulla simulazione, sulla sete del potere, l’adulazione e anche sulla solitudine di un uomo, può offrire più di uno spunto.
 
Le fotografie saranno valutate da una commissione che selezionerà circa 30 lavori e un vincitore. Le fotografie selezionate saranno esposte per la durata del LXXXII Festival del Maggio Musicale Fiorentino presso il foyer del Teatro.

Il materiale dovrà essere inviato all’indirizzo email concorsofotografico@maggiofiorentino.com entro il 31 marzo 2019.

Il bando e il regolamento sono consultabili sul sito del Maggio Fiorentino