Cristina Muti lancia una 'Chiamata alle Arti' rivolta a giovani fino ai 25 anni per vivere l'arte del presente e condividerla

C'è tempo fino al 30 aprile per aderire al progetto dedicato alle nuove energie creative che si corona con quattro giornate al Museo Classis di Ravenna, dal 17 al 20 giugno 2024

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Chiamata alle Arti - Ravenna

In occasione del prossimo Ravenna Festival, in programma dall'11 maggio, Cristina Mazzavillani Muti, tra i fondatori e a lungo presidente della manifestazione, invita giovani e giovanissimi al Museo Classis dal 17 al 20 giugno, per disegnare insieme uno spazio libero di confronto, crescita e scambio.

Quattro giornate per vivere l'arte e condividerla: la Chiamata alle arti, dedicata a giovani fino a 25 anni, è aperta a vari linguaggi: dalla fotografia al video, dalla poesia al rap e alla trap, dalle arti visive al mosaico fino alla composizione musicale.

Attraverso cinque sezioni, la Chiamata raccoglierà opere inedite, destinando le migliori all'esposizione o esecuzione, offrendo anche l'occasione di momenti creativi nel Museo e un ricco programma di appuntamenti, inclusi concerti e performance. Rimanendo aperto al pubblico, Classis si trasforma in una finestra aperta sull’immaginazione, le idee e i linguaggi della nuova generazione.

La sezione fotografia ha per tema il rapporto tra comunità umane e il Mediterraneo, crocevia di culture e religioni differenti ma anche teatro di tragedie e conflitti, mentre la categoria video raccoglierà lavori ispirati a due brani per violoncello solo, Kottos (1977) di Iannis Xenakis e Obstinate (2022) di Georges Aperghis.

La sezione per poesia, rap e trap non prevede un tema ma si propone di esplorare il terreno comune fra queste arti, ovvero la musicalità della costruzione testuale e l’operazione linguistica capace di veicolare contenuti del vissuto sociale.

Attorno al tema Invocazione, legato a Sette parole della compositrice Sofia Gubaidulina, si raccoglieranno invece lavori che spaziano da composizioni musicali a testi, da opere visive a qualsiasi altro linguaggio. 

La sezione di arti visive si distingue per l’assenza di selezione: tutti i partecipanti sono invitati a prendere parte a Another Bach in the Wall, un momento di creazione collettiva, a cui si unirà anche il pubblico, sulle note di Johann Sebastian Bach.

Con la direzione artistica di Michele Marco Rossi e Anna Leonardi, il progetto di Cristina Mazzavillani Muti si colloca nel solco dell'attenzione sempre dimostrata per i giovani e coltivata negli anni attraverso tante iniziative mirate.

Spiega Cristina Muti «... Lo faccio, anzi lo facciamo, perché questa volta il gruppo di lavoro è nutrito e il programma particolarmente denso ed ambizioso, per dimostrare che potenti forme espressive contemporanee e tutto ciò che interessi i nostri giovani possano essere forme d'arte pure, autentiche, liberatorie e sublimi. Ignorare o, peggio, lasciare questo mondo creativo nelle mani sbagliate senza indagarne la bellezza e la profondità, l'urgenza e la necessità, sarebbe un peccato imperdonabile...»

È possibile iscriversi fino al 30 aprile, inviando domanda e materiali a chiamataallearti2024@ravennafestival.org

Informazioni sul progetto (e le sue sezioni), approfondimenti e modulo per la domanda di partecipazione sul sito del Ravenna Festival