A Venaria il Late Spring Music Festival

In vista della seconda edizione della rassegna musicale nella Reggia di Venaria, il Direttore artistico e artista in residence Claudio Pasceri illustra il ricco programma di eventi

Articolo in collaborazione con Reggia di Venaria
CappellaSantUberto_phLuigiDePalma
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Da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno 2024 si terrà la seconda edizione del Late Spring Music Festival, l’innovativo progetto musicale della Reggia di Venaria ideato con Claudio Pasceri, tra i più apprezzati violoncellisti italiani, nella veste di artista in residence. Con vari appuntamenti musicali nel corso delle giornate, la rassegna esplorerà i vari repertori in compagnia di musicisti internazionali, tra concerti serali, appuntamenti per i bambini e incontri con ospiti illustri: il violinista Salvatore Accardo, il musicologo Guido Barbieri e il filosofo e giornalista Filippo La Porta. Al compositore Ivan Fedele è stato commissionato un nuovo lavoro sui Sonetti di Louise Labé, poetessa francese del Cinquecento.

In vista dell'inaugurazione della rassegna, abbiamo chiesto al Direttore artistico Claudio Pasceri di illustrare il ricco programma della seconda edizione del Late Spring Music Festival.

Claudio Pasceri
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M° Claudio Pasceri, qual è stato il bilancio della scorsa edizione e quanto è utile quell'esperienza al Late Spring Music Festival 2024?

«Nel 2023 si è svolta la prima edizione del Late Spring Music Festival presso un sito di straordinario potere evocativo quale la Reggia di Venaria Reale, Patrimonio Unesco. Si è trattato del mio primo anno nella veste di artista in residence, un ruolo che mi coinvolgerà per un triennio, 2023-2025.

Era, innanzitutto, importante provare a creare un progetto dal quale emergesse, attraverso la musica, gli artisti presenti, i visitatori, il genius loci proprio di questa Residenza Reale. Non doveva risultare un progetto astratto, pensato a tavolino, piuttosto un percorso nato per un luogo specifico. Con appuntamenti in diversi momenti delle giornate prescelte, il Late Spring Music Festival ha voluto rappresentare una pacifica invasione musicale.

L’opportunità di soggiornare alcuni giorni presso la foresteria della Reggia, nella fase preparatoria del Festival, mi ha permesso di viverne le atmosfere, dai Giardini alla Galleria, dalla Sala Diana alla Cappella di Sant’Uberto. Ho potuto percorrere le distanze che portano da un angolo all’altro della Residenza Sabauda, osservarne le luci e gli scorci in differenti situazioni. Le architetture, l’arte e la natura consentono di unire molte dimensioni in un solo luogo. Tutto ciò ha permesso di realizzare delle scelte musicali più consapevoli e stratificate, di proporre percorsi sonori articolati, programmi che confluissero con naturalezza nel Late Spring Music Festival.

Credo si possa dire che il lavoro svolto nel 2023 abbia dato risultati molto positivi. Durante la prima edizione del Late Spring Music Festival si è creata, fin da subito, un’energia palpabile, diffusa. L’esperienza del primo anno ha dato l’opportunità di immaginare ulteriori traiettorie che, in varia forma, vedranno la luce nella manifestazione che è alle porte. Non posso che ringraziare il Presidente Michele Briamonte ed il Direttore Guido Curto per l’opportunità che mi è stata concessa. Mi è stato permesso di sviluppare una “creatività espansa”, dal ruolo di interprete mi sono potuto spingere verso una visione musicale più ampia, sfaccettata ed inclusiva».

Annie Jacobs-Perkins
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Qual è l'obiettivo del Festival e come si articola?

«La Reggia di Venaria Reale viene definita una “corte contemporanea”. È un luogo in costante fermento che ospita uno straordinario numero di avvenimenti di grande valore. Con il Late Spring Music Festival, progetto eminentemente musicale, nella Reggia riecheggiano suoni barocchi e romantici, classici e contemporanei.

I numerosi appuntamenti che si susseguono, lungo le quattro giornate di Festival, vogliono essere altrettante suggestioni musicali ma sono, allo stesso tempo, i tasselli di un arco più ampio, quello del racconto di più di trecento anni di grande musica.

Ognuna delle giornate musicali viene annunciata dall’ Equipaggio della Regia Venaria, con fanfare di vènerie e arie per corni da caccia. Si susseguono concerti dalle durate variabili, incontri attorno alla musica, alla sua storia ed ai suoi protagonisti, e appuntamenti dedicati ai bambini, affinché possano scoprire La Voce degli Strumenti. I Suoni della Sera prevedono programmi musicali più ampi rispetto a quelli che caratterizzano la programmazione diurna.

Come già nell’edizione del 2023, anche quest’anno un importante compositore italiano ha scritto un brano espressamente per il Late Spring Music Festival, si tratta di un lavoro per coro femminile e violoncello di Ivan Fedele».

MarionGrange_phLuigiDePalma
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Gli appuntamenti musicali spaziano dunque attraverso i repertori: chi sono gli interpreti e i protagonisti?

«Sono numerosi gli artisti di prestigio internazionale che giungono alla Reggia di Venaria in occasione del Late Spring Music Festival. Ad aprire la manifestazione sarà la Filarmonica TRT con il percussionista virtuoso Andrei Pushkarev ne Le quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, presentate per la prima volta in Italia in una funambolica versione dello stesso musicista baltico. Da Parigi, il ricercato coro femminile Ensemble Sequenza 9.3, diretto da Catherine Simonpietri, sarà protagonista di un programma costruito attorno ai magnifici canti popolari corsi e brani di importanti compositori dei nostri giorni.

Il pianista Wilhem Latchoumia passerà dagli eleganti ritmi sudamericani del brasiliano Villa-Lobos alle vette della musica-cattedrale” dell’Arte della Fuga bachiana. Il Quartetto Prometeo, Leone d’argento alla Biennale di Venezia del 2012, spazierà dai lavori di Dmitri Shostakovich al minimalismo ipnotico di Steve Reich, per giungere al capolavoro di Franz Schubert, il Quintetto D 956, in mia compagnia. Il pianista tedesco Herbert Schuch proporrà due recital dedicati a due giganti della storia della musica, Mozart e Beethoven, accostandovi pagine meravigliose di Ligeti. Il Gropius Quartett affronterà, invece, i capolavori di Haydn, Janáček e Mendelssohn, con una breve incursione nella musica d’oggi. Nel concerto della mattina del 2 giugno, i due quartetti ospiti si avvicenderanno sul palco. Non suoneranno insieme in quest’occasione poiché mi sembrava interessante offrire al pubblico la prospettiva ravvicinata di differenti modi di interpretare opere del grande repertorio cameristico, di concepire il suono del quartetto. L’unico episodio musicale in un ambiente esterno, presso la Fontana dell’Ercole dei Giardini della Residenza, avrà come protagonista l’oboe solista dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Francesco Pomarico, con le Sei metamorfosi da Ovidio di Benjamin Britten. Gianluca Verlingieri realizzerà per il Late Spring Music Festival un’installazione sonora dal titolo Different Trails. Si tratta di un percorso sonoro che accompagnerà il pubblico negli spazi della Reggia, connettendo i sentieri musicali di Steve Reich e Johann Sebastian Bach in occasione dell’appuntamento serale del 1° giugno».

IrvineArditti_phLuigiDePalma
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In qualità di artista in residenza, lei sarà anche l'interprete della nuova commissione affidata al compositore Ivan Fedele: qual è il tema del nuovo lavoro musicale e come verrà sviluppato?

«Si, avrò l’occasione di eseguire un brano di Ivan Fedele per sei voci femminili e violoncello insieme all’Ensemble Sequenza 9.3 e con la direzione di Catherine Simonpietri. Il titolo della composizione è LouLa Sonnets e utilizza i testi di tre Sonetti di Louise Labé, poetessa francese del Cinquecento.

È un brano notevole, possiede tutta l’eleganza e la trasparenza formale tipica della scrittura del grande compositore italiano. Inoltre, crea una relazione particolarmente ricca ed articolata tra le voci e il violoncello, il quale passa da tessiture gravi a registri acuti con significativi elementi virtuosistici. I protagonisti della partitura di Ivan Fedele sono come scolpiti, delineati con sapiente mano e con fluidità assoluta.