PODCAST | Early Music Stories #77

I canti dei predicatori itineranti inglesi del XIII secolo

Ensemble Rumorum (foto di Paolo Scarnecchia)
Ensemble Rumorum (foto di Paolo Scarnecchia)
Articolo
classica

Le prime parole del monito iniziale del concerto dell’ensemble Rumorum, “La gioia mondana non dura a lungo”, risuonano nella volta del Palazzo del Monte Frumentario   dove si svolgono i concerti del festival DeMusicAssisi. Provengono da un repertorio di canti poco conosciuti, che sono contenuti nei manoscritti di raccolte miscellanee, e che sono stati raccolti e studiati dalla fondatrice del gruppo musicale, Grace Newcombe.

Si tratta di canzoni che nel Medioevo erano intonate dai predicatori itineranti per attirare l’attenzione della gente e ricordare la vanità del mondo e la fugacità della vita umana. I loto testi oscillano fra toni apocalittici e toni di omelia e in alcuni casi sono parafrasi di liriche cortesi piegate a fini morali ed escatologici, come si percepisce anche della stile musicale affine a quello di trovatori e sopratutto trovieri.

Uno degli aspetti più interessanti di questo repertorio consiste nella sua varietà linguistica. Una parte di canti infatti è in Middle English, l’inglese medio del periodo che va dall’XI al XV secolo, mentre l’altra è in anglo-normanno, o francese insulare, appannaggio dei ceti nobiliari e dei sovrani e delle loro corti fino al XIV secolo

Il programma del concerto è stato diviso in tre parti, la prima dedicata ai canti di natura morale, la seconda a quelli di devozione mariana e la terza a canti secolari, e in questa intervista Newcombe illustra le caratteristiche principali di questo repertorio  anche attraverso alcuni esempi musicali registrati nello storico palazzo del centro di Assisi. 

 

 

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