La luce del sole si è spenta: Bill Withers in 10 canzoni

Muore a 81 anni Bill Withers: lo ricordiamo con 10 canzoni (più una) dalla sua carriera

Morte di Bill Withers
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Un paio di ore fa ci ha raggiunto la notizia della scomparsa, a 81 anni, di Bill Withers, causata da complicazioni cardiache. La notizia è stata divulgata dalla famiglia attraverso un comunicato.

Fortemente influenzato dal gospel e dagli inni liturgici ascoltati durante l’adolescenza, nella prima parte degli anni Settanta Withers intraprende la carriera di songwriter e cantante, collaborando con Stephen Stills nel suo primo album Just as I Am e con José Feliciano nel suo terzo +Justments, uscito nel 1974. Nello stesso periodo collabora con artisti del calibro di Gladys Knight, James Brown ed Etta James.

Vincitore di tre Grammy Award, la sua “Lean on Me” ha avuto l’onore di essere suonata alle inaugurazioni presidenziali di Bill Clinton e Barack Obama e di entrare a far parte della Grammy Hall of Fame. Dal 1985 viveva lontano dalle scene.

Ripercorriamo la carriera di Bill Withers attraverso 10 canzoni.

1. “Ain’t no Sunshine (1971)

E chi non la conosce? Primo singolo estratto dal suo album d’esordio, vende più di un milione di copie. Un classico.

2.“Harlem” (1971)

Brano d’apertura di Just as I Am e descrizione realistica della vita nel quartiere nero di New York. 

3.“Grandma’s Hands" (1971)

Ancora dall’album d’esordio – che esordio! –, brano poi campionato per diventare la base di “No Diggity” dei Blackstreet.

4.“Lean on Me” (1972)

Da Still Bill, un’ode al potere dell’amicizia e della collaborazione. 

5.“Kissing my Love” (1972)

Bill canta il suo amore per l’attrice Denise Nicholas, poi sposata l’anno seguente, su un irrefrenabile ritmo funk.

6. “Another Day to Run” (1972)

Inizio in pieno stile blaxploitation per questo brano ancora da Still Bill.

7. “Lonely Town Lonely Street" (1972)

Canzone sulla solitudine che si può provare vivendo in una grande città. Dal suo secondo album e poi riproposta in Live at Carnegie Hall del 1973.

8.“The same Love that Made me Laugh” (1974).

“E allora perché lo stesso amore che mi fece ridere adesso mi fa piangere?”. Da +Justments, ve la proponiamo nella versione di Irma Thomas.

9. “Green Grass” (1974)

Ancora una canzone sull’alienazione metropolitana: “Ah, but that green grass on the other side is just an illusion, we all have our own confusion”. 

10.“Lovely Day” (1977)

Canzone di grande successo inclusa in Menagerie, pezzo che strizza l’occhio alla disco music all’epoca imperante.

11.Bonus track “No Diggity” dei Blackstreet (1996).

L’abbiamo nominata, ci sembra brutto non proporvela.

 

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