Haas INAUDITO a Transart

Il festival Transart è dedicato a Georg Friedrich Haas e alla compagna Mollena Williams: ce ne parla Paolo Fumagalli di MDI Ensemble

MDI Ensemble
MDI Ensemble (foto di Davide Santi)
Articolo
classica

Uno degli appuntamenti più interessanti della ventesima edizione del Festival Transart è rappresentata dalla quarta edizione del progetto INAUDITO, in cui debutto è atteso per il 19 settembre. In questa occasione, nel quadro di un tempo sospeso di cinque ore, sarà possibile confrontarsi con due personalità carismatiche come Georg Friedrich Haas e la compagna Mollena Williams, per un concerto-installazione-performance che si preannuncia decisamente coinvolgente.

L’architettura della Fondazione Antonio Dalle Nogare, spazio di promozione dell’arte contemporanea a due passi da Bolzano, si trasformerà quindi in una ideale costruzione musicale per accogliere, fra gli altri brani in programma, una selezione di inediti dello stesso Haas, proposti al pubblico grazie alle interpretazioni affidate a formazioni quali MDI Ensemble ed ensemble Chromoson. In programma, inoltre, è prevista anche la visione del documentario The Artist & the Pervert, racconto della storia d’amore tra Hass e la compagna, iniziata fra le pagine online del sito d’incontri OK Cupid e sfociata in un originale e fecondo sodalizio. Mollena Williams-Haas avrà infine anche un proprio spazio con il progetto Be courageous! …Ask me whatever you want!: nel silenzio di una stanza semi-buia sarà possibile incontrarla a tu per tu e chiederle qualsiasi cosa, anche la più indiscreta .

The Artist & The Pervert MDI ensemble Haas
La locandina di The Artist & The Pervert 

Abbiamo posto qualche domanda su questo originale progetto a Paolo Fumagalli, uno dei componenti di MDI Ensemble.

Come è nata l'idea del progetto INAUDITO, ospitato nel cartellone della ventesima edizione del Festival Transart?

«Il progetto INAUDITO è un’idea del Festival a cui MDI ha già preso parte nell’edizione del 2018. Quando abbiamo ricevuto l’invito a partecipare nuovamente per lo stesso progetto per l’edizione di quest’anno, abbiamo subito reagito con entusiasmo perché conoscevamo bene l’originalità dell’idea». 

«INAUDITO (in-audito) è letteralmente qualcosa di cui non si è mai sentito parlare e al tempo stesso indica qualcosa di sconvolgente e straordinario. Mi pare che questi due riferimenti esprimano bene i contenuti del progetto: da una parte un’ampia selezione di pezzi che offrono in poche ore una panoramica completa e esauriente del pensiero compositivo di un compositore, in questo caso Georg Friedrich Haas, dall’altra la scelta di declinare l’offerta in un percorso guidato e arricchito dalla presenza di musiche di altri compositori. Credo si vada ben oltre la semplice installazione sonora. Con INAUDITO si porta il pubblico dentro la musica».

Dall'articolazione del progetto mi pare emerga un'importanza particolare sia per lo spazio sia per il tempo: come influiscono questi elementi nell'impianto estetico ed espressivo complessivo? 

«Il progetto è costruito per gli spazi della Fondazione Antonio dalle Nogare e la sua forza sta proprio nella capacità di modellarsi e adattarsi secondo le peculiarità architettoniche e acustiche del luogo. Vogliamo abitare lo spazio nel modo migliore perché il pubblico si senta al centro dell’idea, grazie a un coinvolgimento vivace e esclusivo dovuto anche alla vicinanza che il pubblico avrà con gli artisti. Le norme di contingentamento impongono un’organizzazione precisa dello svolgersi del progetto. Esiste una sorta di metronomo che segnerà inizio e fine dei vari contributi musicali che permetterà ai vari flussi di pubblico di godere del progetto in tutta tranquillità e sicurezza».

Tra i diversi brani scelti per compilare l'impaginato di questo progetto emerge una significativa attenzione, appunto, per l'opera di Haas: quale è il motivo di questo focus dedicato al compositore austriaco?

«INAUDITO è un omaggio a Haas ed è una scelta artistica del Festival. MDI ha lavorato con il curatore del progetto, Hannes Kerschbaumer, per la selezione dei pezzi e per la scelta di quali altri autori potessero stare vicini ad Haas e che potessero dare una luce diversa ai suoi lavori. La scelta di Messiaen, di Sciarrino e di Tenney, per contrasto o affinità, sono un esempio di questo tentativo. Il risultato potremmo considerarlo come un grande contrappunto ritmico e armonico costruito sulla musica di Haas».

Nell'esecuzione sono coinvolti diversi musicisti: com'è connotato l'impegno dei vari gruppi strumentali?

«Lavorano due ensemble per la realizzazione di INAUDITO, l’ensemble Chromoson di Bolzano e il nostro gruppo. È stato molto semplice dividersi l’esecuzione dei vari pezzi perché gli strumenti che compongono l’organico dei due ensemble è piuttosto diverso. MDI è una formazione che si basa su un organico tipico della produzione cameristica del primo e secondo Novecento, il cosiddetto sestetto che Schoenberg usa nel Pierrot, mentre l’ensemble Chromoson utilizza altri strumenti provenienti da un’esperienza più contemporanea della produzione musicale. Quindi posso dire che le scelte dei pezzi coincidono con le due diverse nature dei due ensemble. I due ensemble si uniranno per l’esecuzione di una selezione dei Postal Pieces di James Tenney».

Haas in The Artist & The Pervert
Haas in The Artist & The Pervert 

 

Se hai letto questo articolo, ti potrebbero interessare anche

classica

La Folía, motore e fonte di ispirazione per musicisti di tutte le epoche nel racconto di Jordi Savall

classica

Dieci memorabili incisioni per ripercorrere parte del percorso artistico di una leggenda del pianoforte

classica

L’incontro tra Samuel Mariño e il Concerto de’ Cavalieri nel segno di Vivaldi