10 canzoni per David Crosby

È morto a 81 anni David Crosby: lo ricordiamo con 10 brani dalla sua discografia

David Crosby
Articolo
pop

È morto a 81 anni David Crosby. Evitando i sempre originali epiteti scelti dai vari quotidiani per celebrarlo – "Leggenda di Woodstock", "Voce libera e ribella" – abbiamo scelto 10 brani dalla sua discografia.

Buon ascolto.

– Leggi anche: David Crosby & Friends

1. Mr. Tambourine Man (The Byrds, Mr. Tambourine Man, 1965)

Inizio scontato, ma il brano che Dylan presenta a Newport nel 1964 è il primo caposaldo del repertorio dei Byrds di Crosby, Gene Clark e Roger McGuinn. Crosby qui è alle armonie e alla chitarra ritmica: due delle cose che gli vengono meglio, come dimostrerà la carriera a venire.

2. Turn! Turn! Turn! (The Byrds, Turn! Turn! Turn!, 1965)

Scritto da Pete Seeger alla fine dei cinquanta su un testo adattato dall’Ecclesiaste, “Turn! Turn! Turn!” era già circolato nel giro del folk revival acustico. La versione dei Byrds è però un piccolo capolavoro di arrangiamento.

3. Eight Miles High (The Byrds, Fifth Dimension, 1966)

Nell’anno di Revolver dei Beatles, i Byrds rispondono dagli Stati Uniti al nuovo clima psichedelico. In “Eight Miles High”, che apre il loro terzo album Fifth Dimension, c’è tutto il repertorio: lunghe improvvisazioni elettriche su un solo accordo, armonie vocali e (velati?) riferimenti alla drug culture. Nel video, un playback ad American Bandstand, David Crosby (che presto lascerà il gruppo) indossa un colbacco.

«Eight miles high and when you touch down

you'll find that it's stranger than known»

4. Triad (Jefferson Airplane, Crown of Creation, 1968)

Scritto da Crosby per i Byrds, il (controverso) inno all’amore a tre “Triad” fu registrato ma scartato, e passato ai Jefferson Airplane per il loro Crown of Creation. Comparirà poi nel live di Crosby, Stills, Nash & Young 4 Way Street.

«I love you too, I don't really see

Why can't we go on as three».

5. Guinnevere (Crosby, Stills & Nash, Crosby, Stills & Nash, 1969)

Nel 1969 Crosby fonda il super-trio Crosby, Stills & Nash con Steven Stills (ex Buffalo Springfield) e Nash (ex Hollies). Il suo contributo al primo album è la splendida “Guinnevere”.

6. Almost Cut My Hair (Déja Vu, 1970)

Scritta da Crosby (e da lui cantata) per Déja Vu, “Almost Cut My Hair” è un manifesto della hippie culture: tagliarsi i capelli o non tagliarseli? Uniformarsi ed evitare di essere fermati dalla polizia – si chiede il protagonista della canzone, che ci immaginiamo molto simile a David Crosby – oppure ribadire il proprio essere freak?

«I feel like letting my freak flag fly

Yes, I feel like I owe it to someone».

7. Orléans (David Crosby, If I Could Only Remember My Name, 1971)

If I Could Only Remember My Name, il primo album solista di Crosby (che fino al 1989 rimarrà anche l’unico) esce dopo il successo di Déja Vu e negli stessi mesi – fra l’autunno del 1970 e la primavera del 1971 – che vedono la pubblicazione di After the Gold Rush, l’album omonimo di Stephen Stills e Songs for Beginners di Graham Nash.

“Orléans” –  neanche due minuti di arpeggi acustici e voci sovrapposte – è una piccola perla che sembra re-inventare buona parte del folk psichedelico che seguirà. Si tratta in realtà una comptine francese che risale al Quattrocento, nota con il titolo “Le Carillon de Vendôme”.

8. Where Will I Be? (Crosby & Nash, Graham Nash - David Crosby, 1972)

Ridotti a duo, Crosby e Nash pubblicano un pugno di album nel corso degli anni settanta. Nel loro primo lavoro in studio spicca questa bella canzone di Crosby.

9. Tracks in the Dust (David Crosby, Oh Yes I Can, 1989)

Dopo oltre un decennio di concerti e varie collaborazioni – fra cui Phil Collins – Crosby torna alla fine degli anni ottanta con un album solista. Non tutti gli arrangiamenti sono invecchiati benissimo, soprattutto se paragonati alla pasta sonora degli album dei sessanta e dei settanta, ma qualche episodio “vecchio stile” non manca. Ad esempio questa “Tracks in the Dust”, in cui Crosby rispolvera i suoi classici accordi aperti.

10. I Won't Stay for Long (David Crosby, For Free, 2021)

L’ultima traccia dell’ultimo album inciso da David Crosby, nel 2021, si intitola – con una punta di malinconica ironia – “I Won’t Stay for Long”.

«I don't know if I'm dying or about to be born».

Se hai letto questo articolo, ti potrebbero interessare anche

pop

Sufferah. Memoir of a Brixton Reggae Head è l'emozionante autobiografia dello scrittore londinese di origini giamaicane Alex Wheatle

pop

Mutiny in Heaven, diretto da Ian White, è il racconto sincero e senza sconti del primo gruppo di Nick Cave

pop

Il film Bob Marley: One Love del regista Reinaldo Marcus Green non riesce ad andare oltre gli stereotipi