Powder her Face, opera da camera di Thomas Adès su libretto di Philip Hensher, è andata in scena con successo al Teatro Olimpico di Roma, grazie anche ad un allestimento musicalmente ben riuscito: la partitura del giovane compositore inglese disegna, in una sorta di moralità allegorica (Tempus transit), una centrifuga sonora di stili, citazioni e figure sonore, ben tenute assieme da una scrittuta debitrice di Stravinskij e Britten.

"L'impresario delle Canarie", intermezzo in due parti di Padre Giovanni Battista Martini sul testo di Metastasio musicato per primo da Domenico Sarro, è stato proposto dal Pergolesi Spontini Festival nel teatro-miniatura di Monte San Vito, in una forma che ricordava quella delle "accademie" musicali tedesche. La partitura di Padre Martini è parsa non priva di personali particolarità stilistiche.

"Il sogno di Urizen", una delle commissioni del Ravenna Festival 2002, ha riunito in un'operazione di grande potenza espressiva e simbolica l'allestimento visivo di Jannis Kounellis e la densa e tensiva partitura di Crivelli: questa si segnalava per sciogliere nel visionario tessuto sonoro i versi, visionari essi stessi, del I libro dei Libri Profetici di Blake, affidandone la recitazione in sovrapposizione agli stessi strumentisti e facendone un'importante livello timbrico.

Successo più che buono, ma anche qualche perplessità di critica, per "Il Processo" di Alberto Colla, in prima ieri al Valli di Reggio Emilia dopo la vittoria nel Concorso del Comitato per le Celebrazioni Verdiane: Colla, giovane compositore di Alessandria, ha confermato le straordinaria capacità di autore sinfonico, costruendo una partitura densa e articolata nello strumentale (capace di reggere da solo l'articolazione drammaturgica), ma non di pari livello quanto ad articolazione della vocalità e del suo rapporto con il testo.

"L'Isola di Alcina", Concerto per corno e voce romagnola di Luigi Ceccarelli, ha colto un ottimo successo al Teatro Valle di Roma, avvincendo per la sua rilettura della figura di Alcina: una straordinaria Ermanna Montanari ha impersonato la maga ariostesca che, nel testo di Nevi Spadoni, esprime in dialetto romagnolo il suo furibondo scivolare verso la follia.

Realizzata all'interno del Festival "Corpi del suono", la performance dell'opera di poesia e musica "Tiresia", autori il compositore Agostino Di Scipio e il poeta Giuliano Mesa, ha sottolineato l'innovativo proposta di esperienza (plurima, aperta) dello spettacolo portata avanti in questa iniziativa, dando conto dell'approfondito lavoro comune degli autori sul ritmo e aprendo una finestra critica e calata nella tragica realtà dell'oggi sulla figura del veggente cieco, inascoltato perché vede e dice ciò che l'uomo non vuole vedere e dire.

Un nuovo allestimento del "Matrimonio segreto" ha aperto la programmazione lirica triennale prevista tra Teramo e Atri (sempre in provincia di Teramo); nel piccolo ma splendido Teatro di Atri, il dramma giocoso di Cimarosa ha ottenuto un franco successo, avendo potuto contare su una compagnia equilibrata e ben preparata, soprattutto nei numeri con orchestra e nella resa chiara e articolata, all'interno di essi, della parola

Il RomaEuropa Festival ha proposto, nell'ambito di una personale dedicata a Michael Nyman, una prima assoluta del compositore inglese (le musiche di accompagnamento del celebre film del 1929 di Vertov, "The man with the movie camera") oltre ad estratti di una sua recente opera multimediale, "The commissar vanishes", tratta da un libro di D. King sulle falsificazioni delle immagini nel regime stalinista. Quest'ultimo lavoro, nella congruenza progettuale ed espressiva tra immagini e musica, ha convinto molto più che l'ampia e ambiziosa novità.

Successo netto ieri a Macerata (Teatro Lauro Rossi) per lo spettacolo d'avvio di MacerataOpera 2001: in programma erano due lavori poco conosciuti dovuti al sodalizio Brecht-Weill; "Der Lindberghflug" ("Il volo di Lindberg") nacque come radiodramma nel 1929, per celebrare l'impresa di un eroe moderno quale il primo trasvolatore oceanico; Brecht interverrà poi nel 1949 sul testo per sottolineare le contraddizioni di una figura che, successivamente, aveva collaborato con i nazisti. Ancora le contraddizioni della società, borghese e capitalistica, sono al centro dell'apologo "Die sieben Todsünden" ("I sette peccati mortali"), uno snello balletto con canto del '33 (ultima collaborazione tra i due e prima fatica parigina di Weill) sull'impossibilità di praticare i sette vizi capitali per chi voglia arrivare al successo e al benessere economico. La regia di Hugo De Ana ha evidenziato, unificando la pratica dello sdoppiamento (canto-danza) del protagonista e eliminando l'intervallo, la continuità concettuale tra i due testi. Tutti assai bravi gli esecutori vocali (Mark Bleeke, Svetla Vassilieva, Timothy Leigh Evans, Eric Edlund, Peter Becker) e l'Orchestra Regionale Toscana diretta da Bruno Bartoletti.

Catania: ha inaugurato Carmen Consoli

L'8 dicembre Dantone a Palazzo Biscari