Una scatenata Simone Kermes incanta il pubblico romano.

A "Trieste Operetta" con la regia di Tiezzi

L'Africa è lontana, ma il pubblico è soddisfatto di poter ascoltare un collaudato Einaudi

Al Parco della Musica serata speciale tra testimonianze e un eccezionale concerto jazz

I Neue Vocalsolisten Stuttgart con una prima italiana di Sciarrino

Il regista Giulio Ciabatti getta un ponte tra difficile rapporto tra le due sorelle del lavoro di Brecht-Weill e l'altrettanto conflittuale ménage familiare inserito da Bernstein nella sorridente America anni'50, due situazioni legate all'eterna ricerca umana di una felicità terrena e al prezzo che si paga, fatto di rinunce, compromessi e ipocrisie. Ottimo il cast vocale, con un personale successo per Danela Mazzucato.

Il lavoro del compositore di Carmen, fortemente criticato al debutto parigino, riproposto con successo nella stagione del Teatro Verdi di Trieste grazie all'eccellente cast vocale, che ha contribuito a mettere in luce il valore musicale di una partitura non altrettanto solida nell'impianto drammaturgico.

Poulenc e Puccini, curioso abbinamento di due atti unici estremamente diversi tra di loro, con un eccellente cast vocale, un'orchestra attenta a fasi alterne e una regia poco attenta a differenziare le situazioni in cui sono ambientati i due lavori.

Nella complessa scrittura del Concerto di Schumann, l'orchestra del Verdi non riesce a sostenere una Angela Hewitt intenzionata a dare un'interpretazione quasi classicheggiante di uno dei maggiori capolavori del periodo romantico. Esiti più positivi per il Brahms della seconda sinfonia, ma si sente la minore abitudine al repertorio sinfonico rispetto a quello operistico: è un peccato davvero.

Ampio successo di pubblico per la Traviata che Oren ha diretto a Trieste, grazie all'ottima prova del soprano Ilva Mula nei panni di Violetta e di Franco Vassallo in quelli di Germont padre. Meno apprezzati Massimo Giordano, un Alfredo più espressivo nelle sonorità contenute che in quelle dove la voce si dispiega nella sua pienezza, e Massimo Ranieri, la cui regia non ha convinto fino in fondo, alla ricerca di un'originalità troppo protesa verso

Per la prima volta approda a Trieste "Il mondo della luna" di Paisiello, con uno spettacolo che inizia decisamente sottotono ma sa riscattarsi nella seconda parte, grazie alla spinta che regista e direttore - rispettivamente Gino Landi e Filippo Maria Bressan - riescono a imprimere al lavoro.

Cast vocale di buon livello nella "Cenerentola" rossiniana che la canadese Keri-Lynn Wilson ha diretto a Trieste con particolare vivacità, in sintonia con la dinamica regia di Guido De Monticelli che sperimentato una trasposizione negli anni '30 della vicenda tratta dalla favola di Perrault.