Due donne mattatrici al Verdi di Trieste.

Poulenc e Puccini, curioso abbinamento di due atti unici estremamente diversi tra di loro, con un eccellente cast vocale, un'orchestra attenta a fasi alterne e una regia poco attenta a differenziare le situazioni in cui sono ambientati i due lavori.

Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
Francis Poulenc
24 Aprile 2007
Torna a Trieste per la terza volta "La voix humaine" di Poulenc, lavoro del 1959 capace di esplorare situazioni che il mezzo televisivo oggi metterebbe in scena probabilmente con minor signorilità e minor attenzione alle sfumature emotive più autentiche. Ottima prova di Daniela Mazzucato, a lungo applaudita, mattatrice del palcoscenico per tre quarti d'ora nelle vesti della protagonista durante un'ultima sofferta conversazione telefonica con l'uomo che ama ma non potrà mai avere. Acccompagnata in maniera eccellente dall'orchestra diretta da Tiziano Severini, la cantante veneziana si è mostrata estremamente duttile nel rendere un linguaggio musicale che l'autore francese ha modellato di volta in volta per seguire lo stato d'animo femminile di fronte a una storia amorosa che non può avere futuro, amplificando i sogni, le sconfitte, i ricordi e i rimpianti. Abbinare a Poulenc il Puccini di "Suor Angelica" è stata una scelta forse mirata a movimentare la scena del Teatro Verdi dopo la staticità del lavoro d'oltralpe, che il regista Giulio Ciabatti e lo scenografo Pier Paolo Bisleri hanno assecondato lasciando a un delicato gioco di luci il compito di seguire il percorso psicologico della vicenda tra i due amanti. Nell'atto unico pucciniano la vena melodica e la ricerca coloristica hanno trovato maggiore attenzione nel cast vocale che nell'orchestra, a volte carente nel dettaglio strumentale. Brava Amarilli Nizza nel ruolo di una Suor Angelica efficace più nelle grandi esplosioni drammatiche che nei momenti di intima sofferenza. In evidenza anche la convincente Zia Principessa di Anna Maria Chiuri, mentre la regia qui avrebbe potuto essere un po' meno essenziale, anche per differenziare maggiormente la vicenda tragica di un Puccini dall'epos borghese di un Poulenc.

Note: Poulenc: la donna, Daniela Mazzucato Puccini: Suor Angelica, Amarilli Nizza/Miriam Tola La zia principessa, Anna Maria Chiuri La Badessa, Giovanna Lanza La suora zelatrice, Pak Seon Young La maestra delle novizie, Giorgia Bertagni Una novizia, Carolina Arditi Suor Genoveffa, Mauela Kriscak Suor Osmina, Cristina Della Pietra Suor Dolcina, Maria Giovanna Michelini Una infermiera, Diana Mian Le converse e le cercatrici, Silvia Bonesso, Silvia Verzier Regia, Giulio Ciabatti Scene e costumi, Pier Paolo Bisleri Orchestra e Coro del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" Direttore, Tiziano Severini Direttore

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo