L'Amazzone e l'amore cannibale: prima italiana al sessantaquattresimo Maggio Musicale Fiorentino, con Gerd Albrecht sul podio, per un titolo importante del Novecento storico, Penthesilea dello svizzero Othmar Schoeck dalla celebre tragedia di von Kleist (1927), fra memorie dell'Elektra di Strauss e originale, affilata modernità dell'orchestrazione. La scena (Hans Schavernoch) Ë un gigantesco torso inclinato, Harry Kupfer firma con successo la sua prima regia italiana, Doris Soffel e Dietrich Henschel i generosi protagonisti.