Come già successo più volte in conclusione della stagione dell'Orchestra della Toscana, Ort e Orchestra Giovanile Italiana hanno mescolato i propri ranghi per Mahler: una Sesta portata al miglior successo dalla direzione salda e serrata di Roberto Abbado

Molto successo per l'Idomeneo del Maggio Musicale Fiorentino, con il pubblico conquistato dalla visualità elegante ed astratta dello spettacolo firmato da Graham Vick e dalla conduzione musicale vibrante e seducente di Ivor Bolton. Spicca per intensità ed eleganza Monica Bacelli, Idamante; più affaticato Bruce Ford nel disbrigare le agilità del ruolo del titolo.

La commedia secondo Richard Wagner: Zubin Mehta e Graham Vick realizzano con netto successo un'edizione sciolta e amabile dei Maestri Cantori di Norimberga che ha inaugurato al Comunale di Firenze il sessantasettesimo Maggio Musicale Fiorentino. Ottima la prova dell'orchestra e del coro.

Amina sul divano dello psicanalista: la regia di Federico Tiezzi per la Sonnambula di Vincenzo Bellini al Comunale di Firenze, con Daniel Oren sul podio, trasfigura l'intera vicenda a sogno della fragile eroina, fra tocchi inquietanti alla Magritte e eleganze di fine Ottocento. Bella prova belcantistica per Eva Mei.

Un baritono verdiano, finalmente: la straordinaria prova di Carlos Alvarez, il suo grandioso, tormentato, mostruoso Rigoletto rimette il canto e la vocalità verdiana autentica al centro della scena, con lui, sicuri e seducenti, Ramon Vargas e Svetla Vassileva. Graham Vick firma una messinscena di segno deciso e conturbante ma con qualche sottolineatura di troppo. Bene sul podio Fabio Luisi.

Applausi per la direzione di Zubin Mehta e per la Desdemona di Barbara Frittoli, molte contestazioni per il protagonista e per la messinscena, firmata dal pur reputatissimo Lev Dodin, del capolavoro di Verdi da Shakespeare, andato su al Maggio Musicale Fiorentino.

La Roma ideale è servita: stilizzazioni neoclassiche per la Clemenza di Tito andata su al Maggio Musicale con la regia di Federico Tiezzi. Dopo Monteverdi e Haendel, Ivor Bolton dirige con calore e felicità il suo primo Mozart fiorentino. Nel cast spicca sopra tutti un indimenticabile Sesto: Monica Bacelli.

Una messinscena generosamente compromessa con la realta': nel Fidelio che inaugura la sessantaseiesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino al Teatro Comunale di Firenze, l'ambientazione e' in un lager moderno e alla fine i Nostri arrivano circondati da telecamere e microfoni-giraffa. E stavolta le cose di cui si parla sembrano troppo vicine per poter fischiare: applausi generosi per il regista Robert Carsen e per i suoi collaboratori. Poco efficace la direzione di Paavo Jaervi, al suo debutto nell'opera.

Un apologo aperto alla speranza che passa dalle radici, dalla memoria, dal canto: con la bella messinscena firmata da Giorgio Barberio Corsetti, e' andata su al Piccolo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino la novita' assoluta di Fabio Vacchi "Il letto della storia" su libretto del poeta e narratore Franco Marcoaldi.

Non mantiene per ora le sue promesse il progetto di formazione professionale del Maggio Musicale Fiorentino: scialbo debutto con "Gianni Schicchi", compromesso dal forfait di Rolando Panerai e abbinato al "Pulcinella" di Stravinskij in forma di concerto. Sul podio Nir Kabaretti, sempre bella la scena di Mario Garbuglia per il capolavoro comico pucciniano.

Debutti tempestosi: fischi e applausi per la prima regia lirica di Nekrosius che esordisce nell'opera con una severa ma intensa messinscena del "Macbeth" al Comunale di Firenze. La lineare direzione di Julia Jones e un cast non tutto all'altezza delle ambizioni dello spettacolo.

Il grande Seiji Ozawa, per la prima volta sul podio di un'opera a Firenze, trascina cast, coro e orchestra in un'esecuzione memorabile del "Peter Grimes" di Benjamin Britten, con Philip Langridge nel ruolo del titolo e la maiuscola Christine Goerke come Ellen