A Firenze l'Elias di Mendelssohn coprodotto dal Teatro del Maggio con il festival giapponese Saito Kinen, in un'insolita forma scenica, con José van Dam protagonista, nell'allestimento di Jean Kalman, una Terra Desolata dove si combattono idolatria e monoteismo. Funziona ? forse non del tutto, ma sul podio c'è Seiji Ozawa per darci un Mendelssohn vibrante come mai

Il grande direttore inglese neo-direttore artistico di Anima Mundi dirige nella Cattedrale di Pisa i suoi complessi vocali e strumentali in un fantastico concerto dedicato a Monteverdi e dintorni.

Dante - Berio - Sanguineti ossia quei formidabili anni Sessanta: ottima esecuzione, realizzata da Tempo Reale per Fabbrica Europa, di Laborintus II per voci, strumenti e nastro magnetico, scritto nel 1965 per il settimo centenario della nascita del poeta fiorentino.

Sir John fra i borghesi e le fate punk di un'Albione moderna: cordiali accoglienze al Comunale di Firenze per il Falstaff di Mehta e Ronconi, unico titolo operistico sopravvissuto ai tagli del sessantanovesimo Maggio Musicale Fiorentino, festeggiato protagonista Ruggero Raimondi

Conquistano senz'altro il pubblico le "Tre piccolissime musiche notturne" di Nicola Campogrande, omaggio mozartiano commissionato dall'Orchestra della Toscana, sul podio l'inglese Paul Daniel.

L'assessorato alla cultura di Figline Valdarno come insolito committente per un'opera in due brevi atti destinata al bel teatro Garibaldi e imperniata su San Francesco d'Assisi, musica di Orio Odori, libretto di Daniele Bacci, validi protagonisti Juan Possidente e Patrizia Cigna

Arrivata al suo quarto appuntamento agli Amici della Musica di Firenze l'integrale dei concerti pianistici di Mozart con l'Orchestra da Camera di Mantova e Alexander Lonquich pianista e direttore: una lettura agile, tonica e luminosa e una grande prova di bravura e intelligenza musicale da parte del pianista tedesco

Molto bene la musica, molto male la messinscena: unanime il giudizio finale del pubblico alla prima dei Lombardi alla Prima Crociata al Comunale di Firenze, con l'ispirata direzione di Roberto Abbado, un cast notevole dominato da Erwin Schrott (Pagano), Ramon Vargas (Oronte) e Dimitra Theodossiou (Giselda), e la banale e poco felice attualizzazione impressa dalla regia di Paul Curran.

Dopo l'esito impeccabile del Knot Garden di Michael Tippett al Teatro Poliziano, fallisce nella Piazza Grande di Montepulciano l'operazione Don Chisciotte di Paisiello/Henze, che veniva riproposto dalla trentesima edizione del Cantiere Internazionale fondato da Hans Werner Henze, in ricordo della prima assoluta del 1976.

Al Cantiere Internazionale di Montepulciano la prima italiana, efficacemente diretta da Jan Latham – Koenig, di The Knot Garden di sir Michael Tippett (Londra 1970), una rilettura della Tempesta shakespeariana in cui il novello Prospero è uno psicanalista, Mangus, alle prese con le sindromi del mondo contemporaneo.

Nella chiesa senese di Sant'Agostino per la Settimana Musicale Senese prima assoluta per la Ville Morte di Nadia Boulanger e Raoul Pugno, fascinoso documento di un'epoca letteraria e musicale, fra suggestione simbolista, brivido decadente, echi del Pélleas.

Prima versione scenica italiana alla Settimana Musicale Senese per "Die Heimkehr aus der Fremde" del giovane Felix Mendelssohn Bartholdy, Liederspiel dall'esile trama e dalla musica di sorprendente qualità. Denis Krief evoca un idilliaco quanto divertente Eden contadino, bella prova vocale di Marcella Orsatti Talamanca.