Le “Nozze di Figaro” del Conservatorio di Milano

Al Teatro Carcano il 20 e 21 settembre una nuova produzione che coinvolge studentesse e studenti del Conservatorio milanese

17 settembre 2025 • 2 minuti di lettura

Teatro Carcano
Teatro Carcano

Sabato 20 e domenica 21 settembre la collaborazione tra il tra il Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano e il Teatro Carcano si concretizza in una nuova produzione delle Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, un allestimento che coinvolge molte anime artistiche dell’Istituto di formazione. Un percorso artistico che vede impegnati studentesse e studenti di diversi insegnamenti e che racconta le professionalità che si costruiscono all’interno del Conservatorio milanese.

Nicolò Jacopo Suppa
Nicolò Jacopo Suppa

Saranno coinvolti gli studenti delle classi di canto lirico, musica vocale da camera, canto rinascimentale barocco, esercitazioni corali e didattica indirizzo teatro musicale. L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano sarà diretta da Nicolò Jacopo Suppa il 20 settembre, mentre Federica di Vaio e Anna Bottani Direttrici, studentesse delle classi di direzione d’orchestra del Conservatorio, saranno sul podio il 21 settembre. Il Coro del Conservatorio di Milano sarà diretto da Edoardo Cazzaniga, mentre la regia sarà di Sonia Grandis (aiuto regista Riccardo Grandini, assistenti alla regia Raffaella D’Ascoli, Angela Paradiso, Aurora Catalfamo, movimenti coreografici Simone Magnani, aiuto coreografa Michela Amabili, scene Lidia Bagnoli, falegnameria Musolesi, coordinamento costumi Christian Cozzi e Matilda Zinetti, reparto sartoria del Teatro Comunale di Bologna).

Come annota Sonia Grandis, docente di Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica al Verdi di Milano, a cui si deve la regia dello spettacolo: «Nello spazio evocativo di un Settecento decadente e sempre “fuori posto”, con sagome di mobilia accatastata che non trova collocazione, si scompaginano realtà e sentimento. Le scene create dalla pittrice e scenografa Lidia Bagnoli sottolineano questa instabilità degli affetti in un gioco di rimandi con gli accenni coreografici, spesso ironici, curati da Simone Magnani».

Dettagli e informazioni sui biglietti si possono trovare qui.