La Clemenza di Biondi

Un Mozart sturm und drang

foto di Miguel Ángel Fernández
foto di Miguel Ángel Fernández
Recensione
classica
Festival Mozart La Coruña
Wolfgang Amadeus Mozart
18 Maggio 2011
Chiude il Festival Mozart Coruña, con l’ultima opera di Mozart, "La clemenza di Tito". A Marco Carniti, si deve la mise en scène minima: una scalinata con piano inclinato, dadi monstre, poggiati sulla testa, di diverse altezze a mo’ di colonne mozze, ribaltati dopo l’incendio del Campidoglio, balaustra e video di Francesco Scandale dai colori acidi – verde penicillina, arancio… – alla Bob Wilson: gocce che cadono sullo specchio di una superficie liquida, una luna fugace… Costumi black & white alla Crudelia De Mon – la cattiva della ‘Carica dei 101’ – di Carla Maria Piccardo. Fabio Biondi ama quest'opera, e lo fa sentire sin dall’ouverture in delicato equilibrio tra sturm und drang e rococò. Questa sarà la sua cifra interpretativa. Sin dall’attacco, un piglio ed una drammaticità emozionanti. Sotto la sua bacchetta, la Real Filharmonía de Galicia fa faville. Se il direttore cura l’orchestrazione al parossismo, nell’orchestra brillano algido lo squillo delle fanfare ed il ritmo delle percussioni trionfali. Ottime le parti soliste, in particolare il clarinetto! Biondi cura l’equilibrio tra buca e palcoscenico attentamente dove la parte del leone la fa Lucia Cirillo (Sesto): voce idealmente morbida, sempre a punto nell’agilità come nell’intensità drammatica che mette a profusione nel ruolo. Intensa la Vitellia di Veronique Gens anche se, talvolta, un po’ ruvida negli acuti più spinti. Voce ben tornita e melodica di Marta Matheu (Servilia), invece spigolosa nel timbro Pilar Vázquez (Annio). Shawn Mathey (Tito) non è quel tenore lirico di spinta mozartiano previsto dalla partitura, e si sente nella parte alta della tessitura. Maurizio Muraro (Publio) ha un bel timbro. Il Coro de la Orquestra Sinfónica de Galicia sferza la platea come le onde dell’Atlantico: compatto e mirabile.

Interpreti: Lucia Cirillo, mezzosoprano (Sesto) Véronique Gens, soprano (Vitellia) Shawn Mathey, tenor (Tito Vespasiano) Marta Matheu, soprano (Servilia) Pilar Vázquez, mezzosoprano (Annio) Maurizio Muraro, bass (Publio)

Regia: Marco Carniti

Scene: Marco Carniti

Costumi: Maria Carla Piccardo

Orchestra: ORQUESTA REAL FILHARMONÍA DE GALICIA

Direttore: Fabio Biondi

Coro: CORO DE LA ORQUESTA SINFÓNICA DE GALICIA

Luci: Carlos Piñeiro

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