Tre registi per il Trittico a Palermo

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Il Teatro Massimo di Palermo chiama un "trittico" di registi per celebrare il centocinquantenario pucciniano. "Tabarro", "Suor Angelica" e "Gianni Schicchi", in scena dal 17 al 25 maggio e assenti da Palermo in forma completa da 44 anni, sono stati affidati rispettivamente a Francesco Micheli, Giovanni Scandella e Giulio Ciabatti. "Tabarro comincia e finisce su un fiume, la Senna - spiega Micheli - che con il suo scorrere non indica solo il lento fluire del tempo lineare dei personaggi, ma anche quello ciclico della natura che dal tramonto porta la notte. Nella notte del fiume è evocata la notte dell'anima dei protagonisti, dove i contorni dei sogni sono ormai sbiaditi, penetrati da una nebbia che come una sorta di reticella posta davanti gli occhi, pongono i desideri lontani, inafferrabili. Il fiume, evocatore del passato, di morte, è anche il luogo del lavoro, della fatica, il luogo dove "l'ora dell'amore va rubata"". Secondo Scandella Suor Angelica è "Una donna reclusa e nello stesso tempo votata dentro uno spazio in cui sedare e seppellire la propria solitudine e la propria angoscia" afflitta da "colpe e tormenti celati che si volevano eludere per sempre. Ex-ludere. Lasciar fuori dal gioco crudele del vivere, da un passato che si ripete come condanna in eterno presente". "Dopo le atmosfere infernali di Tabarro e la purgatoriale angoscia di Angelica - aggiunge Ciabatti - ecco il paradiso di Gianni Schicchi, personaggio dannato all'Inferno da Dante. I paradossi dell'opera pucciniana. A New York, metropoli in esplosione, va in scena una storia che viene dal lontano Medioevo. Eppure la Firenze di Schicchi è una città in ebollizione, dove domina la torre di Arnolfo di Cambio, primo grattacielo della storia. Nella musica di Puccini c'è tutto il dinamismo di un mondo che cambia: il vecchio muore, il nuovo cresce. Vorremo dare spazio al talento di questo grande maestro nel saper raccontare la distruttiva leggerezza del sorriso". Sul podio Paolo Arrivabeni, nei tre ruoli femminili principali Amarilli Nizza, in scena insieme ad Alberto Mastromarino, Fernando Portari e Rosalind Plowright.

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