Alexander Lazarev dirige a Lione la prima francese di Mosca, quartiere Cherëmushki, commedia musicale di Shostakovich che descrive con garbato humor un tipico quadretto sovietico, in un brillante mix di delicatezze sonore e caricature.

L'Aquila celebra i vent'anni dalla morte del compositore con una serie di conferenze e di concerti. E con la prima esecuzione integrale del ciclo Descrizione del corpo.

Dopo la Turandot di Busoni, La Voix humaine, la Navarraise di Massenet, Denia Mazzola Gavazzeni ritorna a Sassari in Medea. E incanta il pubblico con un'interpretazione intensa e drammatica, affiancata da un ottimo cast.

Lucerna celebra l'anniversario di Charpentier con l'opera biblica David e Jonathas, in un raffinato allestimento semiscenico e l'esecuzione affidata a Les Arts florissants, che svelano la ricchezza e la fantasia della partitura. E il suo lato più commmovente.

La nuova opera di Toshio Hosokawa, Hanjo, ha incantato il pubblico di Aix, con la sua scrittura raffinatissima, spesso al confine con il silenzio. Opera immersa in una dimensione onirica e itimistica alla quale ha contribuito anche la regia di Anne Teresa de Keersmaeker.

David Alden mette in scena l'opera di Berg a Monaco, con una lettura grottesca, e richiami all'America anni Cinquanta, alla Pop art, al mondo dei media. Perfetta Margarita De Arellano nel ruolo della protagonista

Rivisitazione del memorabile spettacolo messo in scena nel 1992 da Peter Stein, che fa del Pelléas un'opera struggente e umanissima, immersa in uno spazio scenico carico di mistero. Cast dominato da Patricia Petibon e Paul Gay.

Luca Ronconi e Margherita Palli trasformano Alfonso und Estrella di Schubert in uno spettacolare teatro dove interagiscono cantanti e marionette, in mezzo a montagne di strumenti musicali. Cast di voci raffinate, dominato dall'Alfonso di Rainer Trost.

Spettacolo sobrio ma di grande efficacia teatrale, la nuova produzione di "Onegin" presentata al Teatro Verdi di Sassari. Con un ottimo cast nel quale spiccacvano Katia Pellegrino, Arnold Kocharyan, Sergey Drobishevskij, Varduhi Khachatryan e Mikhail Petrenko. E scene di grande suggestione costruite con pochi oggetti e fondali come ologrammi.

Ad Amsterdam un nuovo, spettacolare allestimento dei "Troiani" di Berlioz. La regia di Pierre Audi ha sottolineato la forza simbolica dell'opera, gli elementi arcaici e rituali, reinterpretando anche alcune convenzioni del grand-opéra. Straordinaria performance delle due protagoniste, Petra Lang e Yvonne Naef, ma anche del coro, unita alla lettura nitida e incalzante di Edo de Waart.

L'esecuzione in forma di concerto dell'"Ariadne auf Naxos" al Concertgebouw, con Lothar Zagrosek sul podio, ha messo in risalto le raffinatezze della partitura, il collage polistilistico, le strette relazioni tra le parti vocali e quelle strumentali. Applauditissima l'effervescente prova di Celena Shafer nei panni di Zerbinetta.

Ai Münchner Opern-Festspiele è stato riproposto l'allestimento di Rinaldo firmato da David Alden, Paul Steinberg e Buki Shiff. Le vicende della Gerusalemme liberata sono state lette come una commedia sexy, un delirio visivo fatto di ambienti coloratissimi, forti contrasti stilistici, un trascinante ritmo di immagini. Ben assecondato dalla direzione di Ivor Bolton.