Lisbon Beat, il suono dell'Africa portoghese

Un film (Lisbon Beat, visibile per il festival Seeyousound) e una playlist per scoprire la musica del Portogallo black

Lisbon Beat - Seeyousound
Lisbon Beat
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Mouraria, Chelas, Cova da Moura, Bela Vista, Quinta do Mocho, 6 do Maio, Amadora, Casal Ventoso, sono alcuni dei quartieri periferici di Lisbona. Sorti a partire dalla metà degli anni Settanta, sono abitati soprattutto da persone provenienti dalle ex-colonie portoghesi in Africa, e hanno portato le loro tradizioni, i loro cibi e le loro musiche.

Il docufilm Batida de Lisboa / Lisbon Beat di DJ Rita Maia e Vasco Viana ci porta a conoscere i posti e i personaggi che hanno dato vita alla nuova scena musicale di Lisbona, fatta di afrohouse, batida, kuduro, elettronica e creole rap.

Lisbon Beat sarà visibile in streaming per il festival Seeyousound di Torino.

Il 25 aprile 1974 settori dell’esercito insorgono e in maniera non cruenta pongono fine al regime fascista instaurato nel 1933 da Antonio Salazar, a cui nel 1970 succede Marcelo Caetano: è quella che passerà alla storia come Revolução dos Cravos, la Rivoluzione dei Garofani.

Uno dei pilastri del regime è lo sfruttamento delle colonie africane dell’Angola, del Mozambico, della Guinea-Bissau, di São Tomé e Príncipe e di Capo Verde; con il ritorno della democrazia, le colonie ottengono rapidamente l’indipendenza, frutto di lunghe guerre che hanno sfibrato e impoverito il Portogallo e creato i presupposti per la fine della dittatura. Comincia la diaspora e ben presto le periferie di Lisbona diventano oggetto di un’urbanizzazione selvaggia che dà vita a ecomostri che conferiscono un’aria poco rassicurante ai quartieri: mancano i servizi essenziali e ben presto alcune di queste aree diventano delle favelas. Negli ultimi anni non sono mancati i tentativi di riqualificazione ma siamo ancora distanti da risultati apprezzabili.

– Leggi anche: I 10 film imperdibili di Seeyousound 2021

È in questi quartieri che negli ultimi anni si è sviluppata una nuova scena musicale che ha portato Lisbona sulle mappe del clubbing internazionale, dai block party al club nonché etichetta discografica Príncipe prima, e al Barbican e alla Camden Assembly poi, grazie ad artisti come DJ Nigga Fox, DJ Marfox, DJ Firmeza e DJ Nervoso.

Il primo fu ospite dell’edizione del 2018 di Club to Club e per l’occasione preparò per la rivista Bleep un warm-up mix che vi riproponiamo.

La musica è un mix di digitale e analogico, nuovo e vecchio, Macbook Pro e software per il music editing, ma anche strumenti tradizionali come il ferrinho, una barra di metallo raschiata da un altro oggetto di metallo per produrre un rumore vibrante e ipnotico, e la kora, strumento a corde tipico della tradizione dell’Africa occidentale.

Lisbon Beat è anche un documentario sull’identità e sulla difficoltà ad essere accettati, sulla lotta per ottenere il giusto riconoscimento o anche solo un permesso di soggiorno o un passaporto, sulla fatica di essere africani nati in Portogallo, ma anche sulla creatività, sul divertimento e sulla musica come strumento di riscatto.

P.S. Per chi vuole approfondire l’argomento, ecco una breve discografia consigliata:

DJ Nigga Fox – Crânio EP (WARP)

DJ Nigga Fox – Cartas na Manga (Principe)

Pedro – Da Linha (Enchufada)

A.k.Adrix - Código De Barras (Principe)

DJ Firmeza – Ardeu (Principe)

DJ Marfox – Chapa Quente EP (Principe)

E terminiamo con un romanzo, In culo al mondo (Einaudi) dello scrittore António Lobo Antunes, in cui i miti giovanili e borghesi del protagonista si frantumano di fronte alla violenza e alla follia della guerra in Angola, il “Vietnam portoghese”.

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