Cinque premi Pulitzer che di certo non ricordate!

Dopo il Pulitzer a Kendrick Lamar, cinque vincitori del passato che certo non ricordate (o mai avete sentito)

Pulitzer Prize
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Il grande clamore di queste ore per l’attribuzione del Premio Pulitzer per la musica all’artista hip hop Kendrick Lamar per il disco DAMN. (ne ha parlato QUI Jacopo Tomatis) ha spinto molti a scorrere la lista dei vincitori storici del premio, per vedere in che compagnia si trovi Lamar.

Il premio per la musica non è in realtà una volontà diretta del suo fondatore, l’editore di originale ungherese Joseph J. Pulitzer, che aveva però istituito una borsa di studio da assegnare annualmente. Con gli anni la borsa di studio è diventata una delle sette sezioni ufficiali del premio e attualmente il prestigioso riconoscimento viene assegnato a "un’autorevole composizione musicale di autore o autrice americano/a che abbia avuto il suo debutto o la registrazione durante l’anno”.

 Siamo andati anche noi a spulciare la lista dei premiati, dagli anni Quaranta a oggi: ci sono ovviamente moltissimi nomi storici della musica americana “colta” del Novecento, da Samuel Barber a Elliott Carter, passando per Aaron Copland, Charles Ives, Virgil Thomson, George Crumb, Steve Reich o John Adams. C’è qualche timido affaccio nel mondo “jazz” con Ornette Coleman, Wynton Marsalis e Henry Threadgill (e nel 1965 ci fu anche un controverso tentativo di assegnazione, poi rifiutato, a Duke Ellington).  

Ci sono anche un sacco di nomi di fronte ai quali l’ascoltatore medio, ma anche quello piuttosto informato, pronuncia il fatidico “ma chi è?”.

Siamo andati allora a ripescare per voi 5 di questi lavori oggi poco conosciuti che vinsero il Pulitzer, riscoprendo magari qualche chicca, ridimensionando forse in qualche caso il “peso” del premio, magari fornendo al prossimo Kendrick Lamar qualche nuova fonte di campionamenti. Buon ascolto!

 

1952: Gail Kubik, Symphony Concertante 

1966: Leslie Bassett, Variations for Orchestra

1971: Mario Davidovsky, Synchronisms No. 6 for Piano and Electronic Sound

1979: Joseph Schwantner, Aftertones of Infinity

2002: Henry Brant, Ice Field

 

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