Taranta sinfonica

Eugenio Bennato con l'Orchestra e il Coro del San Carlo rilegge il suo storico repertorio

Recensione
world
Taranta Fest Napoli
13 Settembre 2011
È uno scenario mirabile che solo Napoli sa offrire, il cortile di Castel Nuovo, che accoglie la suite, frutto dell’incontro tra musica del compositore napoletano, Orchestra e Coro del massimo partenopeo – diretti, rispettivamente, dal bulgaro Julian Kovatchev e da Salvatore Caputo – e voci della tradizione e del folk revival. I sapienti arrangiamenti orchestrali di Antonello Paliotti conferiscono una raffinata nuova veste al repertorio storico di Musicanova, a partire dalla tarantella “A sud di Mozart”. Il canto di Carlo D’Angiò in “Ex Voto” è sempre possente, nelle sequenze di “Brigante se more” si affievolisce il volto da anthem della ballata a favore di sembianze lirico-sinfoniche. Il trio Arianova da Pignataro Maggiore, Alto Casertano, apre uno squarcio sulla polivocalità popolare e sul canto augurale di Capodanno; religiosità e corporeità nella vocalità rasposa di Pietra Montercorvino (“Canto per la Madonna di Piedigrotta”). “Pizzica Minore”, per la voce del marocchino Mohammed Ezzaime El Alaoui, diviene dialogo sonoro tra le sponde del Mediterraneo. “Villanella finale” offre, finalmente, Bennato come protagonista. Imbracciata l’amata chitarra battente, Eugenio introduce il decano carpinese Antonio Piccininno, novantasei primavere e una voce che accarezza la “Ninnananna” garganica. Il pubblico scatta in piedi per applaudire un immenso albero di canto. Nella seconda parte, intitolata “Balla la nuova Italia”, Bennato, accompagnato da basso, chitarra e voci, e nel bis dai professori del S. Carlo, mette mano al suo repertorio neo-tarantato che in un mélange di lingue, suoni e ritmi proietta immaginifiche comunanze mediterranee e contiene – a suo dire – anticorpi contro l’omologazione musicale, e rende omaggio ai testimoni della tradizione dai quali ha appreso l’arte popolare.

Interpreti: Eugenio Bennato (voce, mandola, chitarra battente), Carlo D'Angiò (voce) Antonio Piccininno (voce) Pietra Montecorvino (voce), Arianova (voci), Mohammed Ezzaime El Alaoui (voce), Zaina Chabane (voce), Sonia Totaro (voce e ballo), Ezio Lambiase (chitarre), Stefano Simonetta (basso), Valter Vivarelli (pecussioni)

Orchestra: Orchestra del Teatro di San Carlo

Direttore: Julian Kovatchev

Coro: Coro del Teatro di San Carlo

Maestro Coro: Salvatore Caputo

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

world

Nonostante il mal di denti, Vieux Farka Touré ha sparso desert-blues elettrico a piene mani al Jumeaux Jazz Club di Losanna

world

Corde da Marocco e Iran per gli ultimi appuntamenti dell’edizione 2023

world

Dal mito all’elettronica, al Percussions Festival di Losanna il ritmo ha il volto nascosto