Un Fuoco tra il lirico e il magmatico
Pescara: Stefano Taglietti mette in musica D'Annunzio
Recensione
classica
D’Annunzio è il nume tutelare della cultura pescarese, e perciò non sorprende che un 47enne compositore romano ormai trapiantato lì e un festival al nume dedicato si pongano a cimento, mettendo in musica una riduzione (curata personalmente da Taglietti nel libretto) del suo romanzo più scopertamente autobiografico. Infondere o amplificare una tensione lirica nella prosa dannunziana sempre vibrante (ma non sempre lirica) sembra la direzione di lavoro dell’autore, e il risultato coglie nel segno, anche in termini di drammaturgia musicale nella seconda parte. Il gioco di pieni e vuoti, i travestimenti stilistici, anche le attrazioni-frizioni tra i tre personaggi (Stelio alias D’Annunzio, la Foscarina alias la Duse, Donatella Arvale), transitano qui in modo efficace per il ‘pensiero magmatico’ dell’autore, che non è materismo (le figure strumentali – come quelle vocali – sono molto chiare e profilate) ma qualità instabile proiettata dal pensiero nella materia sonora, anche – anzi proprio – laddove essa consti di moduli facilmente inclinabili alla squadratura; si avvertiva invece, nella prima, lo sforzo contrario di contenere una materia di per sé fluida in gabbie rigide. Questa prima realizzazione della partitura non si può definire scenica – solo qualche spostamento per i personaggi e qualche cambio di luce – ma ciò, per la natura lirica di testo e musica, non nuoce affatto all’opera, quanto invece un’amplificazione eccessiva per la natura cameristica dell’operazione. Molto bravi ed applauditi dal pubblico – discretamente numeroso – gli interpreti, sia quelli vocali (una sicurezza Valentina Coladonato, e più che positivo Nunzio Fazzini in una parte assai impegnativa) sia i sei giovani strumentisti, tutti ottimamente guidati da Pasquale Veleno.
Note: prima esecuzione assoluta nell'ambito del D'Annunzio Arts Festival partitura ediz. RAI TRADE
Interpreti: Stelio Effrena: Nunzio Fazzini, tenore La Foscarina: Valentina Coladonato, soprano Donatella Arvale: Annamaria Papicchio, soprano
Regia: Giulia Basel
Orchestra: Ensemble della Giovane Orchestra d'Abruzzo
Direttore: Pasquale Veleno
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse
classica
Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival
classica
Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo