Un Diluvio sotto le stelle

Donizetti nel Klosterhof di San Gallo

foto Toni Suter
foto Toni Suter
Recensione
classica
Festival di San Gallo
07 Luglio 2010
Per questo allestimento del "Diluvio universale" di Donizetti si può ben parlare di ripresa storica, perché finora del titolo erano accertate quattro produzioni in tutta la storia dell’opera; e non si tratta dell’unica rarità donizettiana del Festival di San Gallo: l’8 luglio è stata proposta in Cattedrale la "Messa da Requiem". L’ “azione tragico-sacra”, non oratorio ma vera opera, accosta alla vicenda biblica il dramma personale di Sela, che crede alle parole di Noè ma è moglie del suo persecutore, ed è insidiata dall’amica-rivale Ada. La partitura ha rivelato di essere perfettamente in grado di reggere la scena, ricca com’è di spunti drammatici nei momenti intimi come nelle scene corali (splendido il finale II); e di sopportare anche un allestimento un po’ stravagante, come quello curato da Inga Levant, che vede nei pagani una multinazionale che vuole schiacciare la resistenza della famiglia di Noè, salvo essere poi sconfitta dalla natura, nel diluvio che si scatena sulle note dell’ultimo postludio orchestrale. La qualità dell’esecuzione musicale, pur fiaccata da un impianto d’amplificazione non perfettamente bilanciato (l’orchestra risaltava troppo), è stata certamente di buon livello, e alcuni interpreti, che hanno già partecipato all’edizione discografica pubblicata da Opera Rara pochi anni addietro, posseggono perfettamente la parte. Il basso Mirco Palazzi ha conferito autorevolezza patriarcale a Noè grazie alla voce sicura specie nelle note gravi. Il soprano Majella Cullagh emoziona quando esprime la tragedia interiore di Sela. Il mezzosoprano Manuela Custer è davvero eccellente, per il delicato controllo delle colorature e il peso dato ad alcuni recitativi che rivelano la doppiezza del personaggio di Ada.

Note: Organizzatore: Festival di San Gallo Comune: San Gallo Stato: Cantone di San Gallo Nazione: Svizzera

Interpreti: Mirco Palazzi (Noè); Majella Cullagh (Sela); Filippo Adami (Cadmo); Manuela Custer (Ada); Carlos Petruzziello (Artoo); David Maze (Jafet); Riccardo Botta (Sem); Frank Uhlig (Cam); Diana Petrova (Tesbite); Fiqerete Ymeraj (Asfene); Elena Svetnitskaya (Abra)

Regia: Inga Levant

Scene: Friedrich Eggert

Costumi: Friedrich Eggert

Orchestra: Sinfonieorchester St.Gallen

Direttore: Antonino Fogliani

Coro: Theaterchor und Opernchor des Theaters St. Gallen; Theaterchor Winterthur; Prager Philharmonischer Chor

Maestro Coro: Michael Vogel

Luci: Guido Petzold

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