Tutto Ciaikovskij per dire addio a Bologna

In quattro serate, coadiuvato da Dindo e Accardo, Gatti affronta il Ciaikovskij sinfonico scavando nei dettagli di quelle imponenti partiture

Recensione
classica
Teatro Comunale Bologna
21 Dicembre 2006
Daniele Gatti dedica alla scuola russa il suo ultimo anno bolognese: dopo l'esemplare "Libertino" stravinskiano e in attesa del "Boris", ecco il Ciaikovskij sinfonico in quattro serate. Le letture di Gatti sono sempre interessanti, perché non prevedibili: qualunque sia la partitura proposta, vi trovi qualche sottolineatura, qualche effetto inatteso. Questa attenzione al dettaglio, a scapito magari della grande arcata, è sulla carta più conveniente allo Stravinskij neoclassico che non al Ciaikovskij tardoromantico, motivo per cui l'esito complessivo di questa impresa si offre con una forte impronta di originalità. L'orchestra del Teatro Comunale di Bologna ha avuto modo di mettere in evidenza il suo attuale livello artistico, con particolare riguardo ai legni, il cui apporto è stato determinante nella cesellatura di tanti temi folcloristici presenti in quelle partiture. E nel suo insieme la compagine risponde fedelmente al disegno del maestro, anche di fronte a richieste più insolite, come lo stacco di tempi talvolta vertiginosi, ma senza alleggerire la corposità del suono, evidenziando così quella "stanchezza del vivere" sempre presente in Ciaikovskij. L'intero ciclo ha riscosso successo crescente fra il pubblico, trovando forse nell'ultima serata (21 dic.), e in particolare nella Terza Sinfonia, il suo momento più alto. Deludente, al contrario, l'esito del Concerto per violino (14 dic.), con un Salvatore Accardo sotto tono, apparentemente spaesato e distratto rispetto alla lettura di Gatti. Trionfo pieno, invece, per l'altro solista intervenuto nel progetto: il violoncellista Enrico Dindo che sostituiva in extremis l'annunciata Nina Kotova nelle mirabolanti "Variazioni su un tema rococò" (2 dic.).

Interpreti: violino Salvatore Accardo; violoncello Nina Kotova

Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Daniele Gatti

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