Rake’s Progress vietato ai minori
Un allestimento immerso nel presente e prima opera del Novecento per Harnoncourt.
Recensione
classica
Harnoncourt dirige per la prima volta un’opera del Novecento. Nel farlo è affiancato da un cast di cantanti eccezionali e dal regista Kušej, con cui ha più volte collaborato come ben mostra l’armonia tra buca e palcoscenico. Nel tratteggiare plasticamente e musicalmente le trasformazioni e il decadere del personaggio principale (Rakewell), Spence è convincente. Miles gli è ottimo comprimario. Ammaliante la Kucerová, con fraseggio slanciato e timbro luminoso. Eccezionali Carole Wilson e Anne Sofie von Otter nel dare grandezza e consistenza a parti secondarie brevissime. L’estetica sonora di Harnoncourt mira come sempre alla trasparenza e alla fedeltà testuale. I Symphoniker accompagnano con sonorità snelle ariose e cristalline, quasi un habitat ideale per le voci, mai coperte. Dietro a queste scelte parche, però, si cela una ricerca raffinata su timbri e asimmetrie ritmiche. All’apertura del sipario, capiamo che l’ambientazione non sarà quella oroginaria (l’Inghilterra del XVIII secolo). Il teatro di Kušej è soprattutto “politico” e vuole parlare del presente. Analogamente a un reportage, però, non vuole dare giudizi morali, ma mostrare obiettivamente, anche grazie a una condotta sottile e dinamica dei personaggi e a una serie di simmetrie formali. Rakewell non è il solo a essere sempre sulla scena. Sul palco una televisione accesa accompagna tutto l’allestimento: uno strumento diabolico di seduzione e manipolazione, l’idolo del presente buono a propagare illusioni e incitare al successo, per poi, alla fine, devastare tutti, o quasi. È questo il messaggio che la produzione vuole lanciare al suo pubblico, che ha reagito con entusiasmo alle numerose provocazioni. Peccato che lo spettacolo, a causa di alcune scene di nudo, sia stato vietato ai minori.
Note: Nuova produzione del Theater an der Wien in cooproduzione con l'Opernhaus di ZUrigo.
Interpreti: Tom Rakewell: Toby Spence, Nick Shadow: Alastair Miles, Anne Trulove: Adriana Kucerová, Trulove: Manfred Hemm, Baba the Turk: Anne Sofie von Otter, Mother Goose: Carole Wilson, Sellem: Gerhard Siegel
Regia: Martin Kusej
Scene: Annette Murschetz
Costumi: Su Sigmund
Orchestra: Wiener Symphoniker
Direttore: Nikolaus Harnoncourt
Coro: Arnold Schoenberg Chor
Maestro Coro: Erwin Ortner
Luci: Friedrich Rom
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