Mardocheo rinasce a Roma

La riscoperta di un compositore dimenticato, il catanese Giuseppe Geremia

Recensione
classica
Magie Barocche Roma
20 Settembre 2014
Dopo tre weekend musicali svoltisi a Catania, Noto e Siracusa, il Festival del Val di Noto è approdato per il concerto conclusivo a Roma, portandovi L'esaltazione di Mardocheo di Giuseppe Geremia. Era la prima esecuzione in epoca moderna per quest'oratorio del 1776 e probabilmente anche per il suo autore, nato a Catania lo stesso anno di Haydn, formatosi a Napoli e poi tornato in patria, dove dominò a lungo la vita musicale, spegnendosi ultraottuagenario nel 1814. La struttura di quest'oratorio è quella tipica del Settecento: recitativi per lo più secchi, intervallati da arie col da capo e da un solo duetto, con un coro a suggellare il tutto. In più la "licenza" finale. Geremia si rivela un compositore nient'affatto secondario e provinciale, orgoglioso della sua formazione napoletana e ben consapevole del proprio valore, che vuole dimostrare con "numeri" ampi ed elaborati e con un'orchestrazione ricca e colorata. Ma l'originalità non è tra le sue qualità principali: le arie sono belle - alcune molto belle - ma tendono ad assomigliarsi tutte, un po' per i tempi sempre velocissimi, un po' per l'invenzione melodica non particolarmente fervida, il colmo per un "napoletano"! I primi interpreti di quest'oratorio dovevano essere di grande livello, considerando il virtuosismo delle parti vocali e l'impegnativa scrittura orchestrale, ed erano ottimi anche quelli attuali. Maria Chiara Chizzoni è stata superlativa nel ruolo di Mardocheo, Paola Cigna ha dato voce limpida e agilealla sua sposa Amaltea, il contraltista Antonio Giovannini e il tenore Anicio Zorzi Giustiniani hanno esibito agilità perfettamente controllate e timbro morbido e omogeneo, come non si sente facilmente dagli uomini in questo tipo di repertorio. Brava anche Arianna Miceli nella licenza. La direzione di Flavio Colusso - che svolge un'attività infaticabile e preziosa per la riscoperta della musica barocca a Roma - era viva, energica, attenta e precisa, ottenendo un'ottima risposta dal suo Ensemble Seicentonovecento.

Note: Revisione del manoscritto curata da Salvatore Maugeri e Flavio Colusso

Interpreti: Maria Chiara Chizzoni, soprano; Paola Cigna, soprano; Antonio Giovannini, contraltista; Anicio Zorzi Giustiniani, tenore; Arianna Miceli, soprano

Orchestra: Ensemble Seicentonovecento

Direttore: Flavio Colusso

Coro: Ensemble Seicentonovecento

Maestro Coro: Walter Testolin

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