Mahler e il Canto universale

Con Gustav Kuhn Das Lied von der Erde dimentica il romanticismo a favore della modernità

Recensione
classica
Alto Adige Festival
18 Settembre 2010
L’ultima creatura nata dall’estro di Gustav Kuhn è stata inaugurata venerdì scorso a Dobbiaco: si chiama Alto Adige Festival ed è ispirato alla figura di Mahler compositore ed interprete. Aldilà dei possibili discorsi sul fatto che la Provincia di Bolzano, in un tempo di crisi finanziaria per la cultura, abbia trovato i fondi per questo nuovo Festival (che segue di poche settimane quello che da trent’anni celebra Mahler a Dobbiaco), si riconosce la qualità dell’operazione culturale ed il livello artistico delle esecuzioni del primo weekend di programmazione (il mahleriano Canto della Terra, Adelia di Donizetti, Messa di gloria di Puccini). Kuhn è riuscito a dare una personale lettura di Das Lied von der Erde, dirigendo l’orchestra (formata dalla Haydn e dalla Toscanini) in direzione di una modernità asciutta e severa, lontano dalle appassionate malinconie romantiche. Se la voce del tenore (Andreas Schager) vibrava accorata, quella del mezzosoprano (Veronica Simeoni) era volutamente trattenuta. «Così scrive Mahler in Der Abschied!» dichiara Kuhn dopo l’esecuzione «il suono deve essere raccontando senza espressione, sempre pianissimo!». Nel progetto di un canto quasi universale, l’opera era accoppiata in serata da un concerto in prima assoluta di Daniel Schnyder (solisti Schnyder al sax, Dave Tylor al trombone basso), formato da una serie di Lieder sinfonici dedicati agli elementi della natura. Se il primo movimento risultava compresso, aggrovigliato nell’articolazione, godibilissimi erano gli altri tempi, tra ritmi jazz e melodie lunari, grazie al suono strepitoso dei solisti. Degne di nota anche l’esecuzione della Messa pucciniana con il Coro Continuum di Luigi Azzolini, e di Adelia con i solisti dell’Accademia di Montegral (tra cui spiccava Michela Sburlati).

Interpreti: Veronica Simeoni, mezzosoprano; Andreas Schager, tenore

Orchestra: Orchestra Haydn di Bolzano e Trento; Orchestra regionale dell'Emilia Romagna Toscanini

Direttore: Gustav Kuhn

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