L'intesa Thielemann-Berliner

Un raro Henze e l'Eroica di Beethoven

Recensione
classica
Berliner Philharmonisches Orchester Berlino
16 Gennaio 2015
Per il pubblico berlinese Christian Thielemann, dal 1997 al 2004 alla guida della Deutsche Oper, da tempo è una presenza familiare sul podio. L'attuale direttore principale della Sächsische Staatskapelle di Dresda è tornato a dirigere i Berliner Philharmoniker in un concerto con opere di Liszt, Henze e Beethoven. A pochi mesi dall'attesissima elezione del successore di Simon Rattle è uno dei direttori ospiti che a Berlino si contano tra i "papabili". Si inizia con Orfeo, poema sinfonico di Franz Liszt che in origine era pensato come ouverture all'opera Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck. È evocata un'atmosfera eterea e contemplativa, con due arpe al centro della composizione. Anche questa volta i Berliner possono fare affidamento sulla loro solista esperta Marie-Pierre Langlamet, nonché sui fiati eccellenti. Come primo oboe si esibisce però un ospite: Lucas Macías Navarro, pregiato solista nella Royal Concertgebouw Orchestra e la Lucerne Festival Orchestra. Sebastian im Traum (Sebastiano in sogno) di Hans Werner Henze, uno dei compositori contemporanei preferiti di Thielemann, dai Berliner è eseguito per la prima volta. Il brano, ispirato a un ciclo di poesie dell'espressionista austriaco Georg Trakl, apre le porte a un mondo onirico nel quale i ricordi dell'infanzia si alternano con immagini della morte, in un susseguirsi di collisioni polifoniche tra luce e tenebre. Thielemann dirige l'orchestra con gesti precisi e intensi anche se forse un po' troppo forzati. Infine i Berliner suonano in maniera splendida la Terza Sinfonia "Eroica" di Beethoven. Se l'ospite sul podio li ha conquistati, resta però ancora da vedere.

Orchestra: Berliner Philharmoniker

Direttore: Christian Thielemann

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