Infausta Scala

Il Faust di Gounod con regia di Nekrosius in mezzo alle proteste di lavoratori e pubblico

Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
Charles Gounod
18 Giugno 2010
E allora bruciamoli, questi teatri. Se la risposta ai lavoratori del teatro alla Scala, che annunciano l'immobile recita del coro non in costume perché “il decreto Bondi mortifica questo teatro”, è stata “meno male!”, vuol dire che c’è una fetta di pubblico che a teatro vuole continuare ad andarci senza chiedersi in che modo esso funzioni. Peraltro, c’è da dire che il coro non protestava per sé, bensì in difesa di coloro che il diritto a scioperare non ce l’hanno, ossia i precari del teatro che non potranno essere assunti. Quisquiglie da mia generazione: lascio ai brizzolati avventori scaligeri la finezza tutta meneghina di urlare “la metro!” alle 23:30, quando del Faust ancora non se ne vedeva la fine. Tutto questo per descrivere una serata in cui del Faust di Gounod è difficile dar conto: in primo luogo, il clima ostile di una grossa fetta del pubblico ha creato un’eccessiva tensione che ha portato orchestra e coro a una performance dimenticabile; sul tutto, la bacchetta di Stéphane Denève non ha contribuito a virare le sorti della serata. Del cast, solo Irina Lungu (Marguerite) ha mostrato di avere una limpida voce, e di aver compreso un personaggio fragile, tutto interiorizzato: è stata risparmiata dai fischi, che hanno invece accolto l’uscita in proscenio di Roberto Scandiuzzi come stentato Mefistofele e Marcello Giordani impacciato Faust. Ma su tutto, è stata la regia del lituano Eimuntas Nekrosius ad accendere le ire dei palchi: il suo è uno spettacolo in cui la scena è bachtinianamente carnevalizzata di figure deformi, angoli infernali della psiche; non mancano certo le idee, ma forse l’eccessivo simbolismo non giova a un dramma come questo. Fischi per tutti, compresi coro e mimi, rei evidentemente di aver accettato di lavorare con tale eversivo regista.

Interpreti: Faust: Marcello Giordani; Méphistophélès: Roberto Scandiuzzi; Valentin: Dalibor Jenis; Wagner: Olivier Lallouette; Marguerite: Irina Lungu; Siébel: Nino Surguladze; Marthe: Sylvie Brunet.

Regia: Eimuntas Nekrosius

Scene: Marius Nekrosius

Costumi: Nadezda Gultiajeva

Orchestra: Orchestra del Teatro alla Scala

Direttore: Stéphane Denève

Coro: Coro del Teatro alla Scala

Maestro Coro: Bruno Casoni

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