Il teatro del martirio

Presentato in forma scenica l’oratorio Sant’Agnese di Bernardo Pasquini alle Innsbrucker Festwochen

Recensione
classica
Innsbrucker Festwochen Innsbruck
Bernardo Pasquini
27 Agosto 2008
Le Innsbrucker Festwochen, celebre festival tirolese di musica antica diretto da René Jacobs, mette in scena ogni anno una o due opere. Quest’anno la scelta è caduta su due oratori, presentati in versione scenica: il Belshazzar di Händel, diretto dallo stesso Jacobs, e una autentica chicca come Sant'Agnese di Bernardo Pasquini. Raffinato esempio della grande fioritura dell’oratorio in volgare nella seconda metà del Seicento a Roma, racconta il martirio di Sant’Agnese, giovinetta che si consacra al Signore rifiutando le profferte amorose di Flavio. Ma il padre di lui, il crudele Prefetto, la fa rinchiudere in un bordello, poi (dopo che le preghiere di Agnese hanno resuscitato Flavio, nel frattempo incenerito da un fulmine) la manda al rogo e infine (poiché le fiamme non la scalfiscono) la fa trafiggere con una spada. Vicenda cruenta ma trasformata nel libretto del cardinale Benedetto Pamphilj in una sofisticata trama poetica, e da Pasquini in una musica che trascolorava del recitativo all’arioso, su un’ elegante scrittura degli archi priva di grandi impennate drammatiche, ma restituita con vividezza di disegni e varietà di sfumature timbriche dalla direzione di de Marchi. Teatralmente efficace anche la regia, un po’ astratta, di Vincent Boussard, fatta di gesti misurati ma intensi (il pudore di Agnese, con la veste lacerata, che si voltava verso la parete) e alcune belle invenzioni (le fiamme del rogo trasformate in una folata di petali rossi, il fondale che si trasformava, nella scena finale, in una pedana obliqua sulla quale incedeva lentamente la santa). Autentica rivelazione il giovane soprano Emmanuelle de Negri, nei panni della protagonista, dotata di bel timbro, grande agilità, fraseggio espressivo. Bella e calda anche la voce del controtenore argentino Martin Oro (Flavio), perfetto nel suo ruolo anche il basso Antonio Abete (Prefetto) con un’emissione nitida, tonante, ruvida al punto giusto.

Interpreti: Sant’Agnese: Emmanuelle de Negri Madre di Sant’Agnese: Kristina Hansson Flavio: Martin Oro Aspasio: Kobie van Rensburg Prefetto: Antonio Abete

Regia: Vincent Boussard

Scene: Vincent Lemaire

Costumi: Stéphanie Zani

Orchestra: Academia Montis Regalis

Direttore: Alessandro de Marchi

Luci: Johann Kleinheinz

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