Il ritorno di Schönberg

Dopo anni d'assenza torna sulle scene della Staatsoper di Vienna il Moses und Aron. L'opera, spesso definita irrappresentabile, nella regia di Nickler diviene un organismo teatrale coerente e, nella lettura musicale di Gatti, esplorazione e viaggio dentro un complesso universo sonoro e compositivo. Il pubblico supera le incertezze iniziali e acclama, con alcune riserve nei confronti della regia a tratti molto forte, il nuovo allestimento.

Recensione
classica
Wiener Staatsoper Vienna Wien
Arnold Schönberg
03 Giugno 2006
All'inizio il pubblico è incerto e insicuro, si nota. L'applauso all'entrata del direttore zoppica. Moses und Aron mancava da troppi anni dalla scena dell'opera viennese, e la tensione è alta, in un curioso miscuglio di rispettoso timore e grandi aspettative. Alla fine, però, il pubblico conferma l'opinione di molti che questa opera non sarebbe mai dovuta mancare dal cartellone viennese, nonostante la sua complessità e i moltissimi problemi legati alla messa in scena. Quella del nuovo allestimento della Staatsoper si basa su una regia a metà di Nickler, che subentrato all'inizio dei lavori all'indisposto Willy Decker, si è scontrato con delle scenografie molto suggestive, ma a volte troppo anguste per le massiccie presenze corali. Nickler affronta l'intricata trama filosofica dell'opera, nei suoi limiti teatrali, introducendo netti contrasti e creando forti immagini. Se nel primo atto domina il nero e le immagini sono pacate, nel secondo, il colore è l'oro e la scena si anima fino agli eccessi di sangue e violenza nella danza del vitello d'oro. Io penso e io amo Dio si legge sul palco nel primo atto; nel secondo solamente io sono Dio. Al termine gli applausi hanno coperto i pochi buh rivolti alla regia e il pubblico si è mostrato maturo nell'accettare una realizzazione scenica forte e violenta, ma consona ai temi dell'opera. Acclamati Grundheber e Moser nelle parti principali, anche se la voce del secondo nei registri più alti è risultata a volte troppo sottile. Grandiosa la prestazione del coro e quella dell'orchestra, che nella lettura di Gatti, ha sottolineato, nella sua molteplicità e varietà, l'aspetto sensuale della partitura. Gli applausi più intensi sono per loro.

Note: nuovo all. in coproduzione con il Teatro Real, Madrid

Interpreti: Moses: Franz Grundheber Aron: Thomas Moser Ildikó Raimondi Altri interpreti: Janina Baechle, Peter Jelosits, Morten Frank Larsen, Georg Tichy, Alexandru Moisiuc, Ileana Tonca, Cornelia Salje, Margareta Hintermeier

Regia: Reto Nickler

Scene: Wolfgang Gussmann, Luce: Andreas Grüter, Video: fettFilm (Momme Hinrichs und Torge Möller)

Direttore: Daniele Gatti

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