Il giro di Piazza Vittorio in 80 minuti

Nuovo spettacolo dell'Orchestra di Piazza Vittorio, in replica fino al 24 marzo

Recensione
world
Teatro Olimpico Roma
07 Marzo 2013
Per questo [i]Giro del mondo in 80 minuti[/i] non c'è bisogno del porto e della nave a cui fa riferimento la stringata drammaturgia che tiene insieme il nuovo spettacolo dell'Orchestra di Piazza Vittorio, il primo autoprodotto. Tutto il mondo sta infatti nella selva di strumenti ammassati disordinatamente sul palcoscenico: violino, violoncello, sassofono, tabla, kora, e tanti altri ancora, e cantanti di tutti i colori e voci in tutte le lingue. Già al secondo brano ci siamo allontanati molto da Roma, e abbiamo anche perso la bussola: a una canzone araba intonata da un nordafricano in un francese dal forte accento magrebino si uniscono prima un indiano e poi una bionda americana con vocalizzi in stile "bel canto". Di che far rabbrividire i puristi. Ma non importa, si sta tutti felicemente insieme in questo mondo meticcio dell'Orchestra di Piazza Vittorio. Se non c'è la nave, la ragione è che per fare questo giro del mondo non ci si deve allontanare da quel quartiere di Roma. Questo gruppo di amici che vogliono divertirsi tutti insieme facendo musica, che si sfottono e si aiutano, può infatti esistere solo in pochi posti al mondo, e tra questi c'è Piazza Vittorio, che non è un ghetto ma - senza con questo sottacere le difficoltà, che sono tante - un luogo veramente multietnico, dove le varie culture non vivono vicine però separate ma si mescolano, e dove sta nascendo un mondo senza distinzioni di etnia: lo scriviamo sotto l'ubriacatura di questa musica che fa sembrare realizzabile anche l'impossibile. Ma se è un'utopia, l'abbiamo almeno sognata per una sera e abbiamo anche goduto dell'ottima musica, perché i membri dell'Orchestra di Piazza Vittorio sono - innanzitutto - veri musicisti. Magari con una vena di follia.

Note: repliche al Teatro Olimpico di Roma fino al 24 marzo

Orchestra: Orchestra di Piazza Vittorio

Direttore: Mario Tronco

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