Il fascino della piscina
Aperghis in singolare location off
Recensione
classica
Il teatro musicale deve vagare, mischiarsi tra la gente e impregnare il tessuto pubblico cittadino: è questa la filosofia estetica che caratterizza le produzioni della compagnia off viennese ‘Oper unterwegs’ (opera in movimento). ‘Flaschenpost’ (il messaggio nella bottiglia) è basato su ‘Récitations’ di Georges Aperghis ed è stato ambientato completamente in una delle piscine comunali di Vienna, iniziando – credo volutamente – qualche minuto prima dell’orario di chiusura, tra gli sguardi incuriositi e positivamente stupiti dei bagnanti ancora nelle docce e negli spogliatioi. La partitura per voce sola di Aperghis, un affresco sperimentale sulla fonematica e sulle tecniche di emissione vocale, è stata scritta alla fine degli anni ’70. ‘Oper unterwegs’ la interpreta in tutta la sua ambiguità, come una mappa densa di segni da decifrare e di indizi atti a stimolare la fantasia della trasposizione scenica e degli spettatori. L’elemento acquatico che avvolge la rappresentazione richiama alla mente la dimensione mitologica e atavica; ma anche da un punto di vista acustico, l’acqua porta l’esperienza sonora su altri binari. Lo spazio acustico della piscina, infatti, ricco di eco e riverberi e con lo sciabordare in sottofondo, rende i suoni peculiari e nuovi.
La cantante-attrice Franziska Sörensen ha trasportato e ammaliato il pubblico con una recitazione e interpretazione vocale duttile, stimolante ed espressiva. La regia ha saputo sfruttare gli spazi e presentarne le potenzialità sceniche e acustiche: dagli spogliatoi alle docce, dlle diverse vasche allo scivolo gigante (scivolando). Nonostante il caldo e l’umidità tropicale, l’allestimento (un ora circa) non è risultato mai statico. Il pubblico ha reagito con entusiasmo e alla compagnia è riuscita la lettura coinvolgente di un lavoro ostico della tradizione contemporanea, che forse nella sala da concerto non avrebbe trovato un così adeguato luogo d’esecuzione.
Interpreti: FRANZISKA SÖRENSEN BENJAMIN-LEW KLON FIONA ASCHENBRENNER
Regia: Helga Utz
Scene: Thomas Unthan
Costumi: Thomas Unthan
Direttore: Raoul Grüneis
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse
classica
Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival
classica
Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo