I giochi di un bambino ottantenne

Con dolcezza e semplicità, i coniugi Kurtág incantano fra le asprezze delle sonorità moderne e le delicatezze di quelle bachiane.

Recensione
classica
Bologna Festival Bologna
19 Settembre 2006
Un edificante "Progetto Kurtág" si sta celebrando a Bologna per gli 80 anni del compositore ungherese, unendo le forze del Bologna Festival, dell'Orchestra Mozart e del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università. La festa si è aperta con un toccante concerto pianistico dei coniugi Kurtág, György e Martha, impegnati a due e a quattro mani in un'ampia scelta di "Játékok" ("Giochi"), la raccolta ognora in progress di aforismi pensati didatticamente per i giovani pianisti, sulla scia del "Mikrokosmos" bartokiano. Concerto toccante, si diceva, per la tenerezza che facevano quelle due anime bambine coi capelli bianchi quando si tenevano per mano attraversando il palcoscenico, quando incrociavano ripetutamente l'uno le braccia dell'altro nell'eseguire con plastica lentezza le note di "Flowers we are" ai capi opposti della tastiera, o quando baruffavano in musica nelle botte e risposte di "Beating quarrelling". Giochi, appunto, esperimenti sonori, con frequenti omaggi e ammiccamenti a cose e personaggi. E in quattro momenti strategici di un programma organizzato geometricamente, ecco l'intercalare di brani bachiani nella trascrizione a quattro mani dello stesso Kurtág: oasi di pace, di nostalgica serenità fra le schegge dell'inquietudine moderna, giocate sui timbri perlacei che quelle mani leggere sapevano ottenere quasi per magia. Nel pomeriggio, un'esemplare lezione di Stefano Melis aveva sviscerato i segreti di quei brani enigmatici. La formula si ripeterà prima dell'omaggio che Claudio Abbado e l'Orchestra Mozart offriranno a Kurtág con l'esecuzione di "Grabstein für Stefan" (21 settembre) e di alcuni brani cameristici (22 settembre). In mezzo un incontro col pubblico (20 settembre), in cui il decano dei compositori moderni racconterà sé stesso.

Interpreti: György e Martha Kurtág, duo pianistico a quattro mani

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