Genova cantata da Verdi

Un allestimento di buon impatto visivo e con alcune felici scelte interpretative sul piano musicale. Nel cast ha avuto particolare successo Roberto Frontali, un Boccanegra di vigorosa autorevolezza.

Recensione
classica
Teatro Carlo Felice Genova
Giuseppe Verdi
24 Febbraio 2004
Nell'anno in cui Genova è capitale europea della cultura, la messa in scena, al Carlo Felice, di "Simon Boccanegra" era una scelta praticamente obbligata. L'opera verdiana è infatti la più straordinaria celebrazione in musica della storia della città che, non va dimenticato, conferì la cittadinanza onoraria all'artista il quale, da parte sua, vi tenne in affitto un appartamento (prima a Palazzo Sauli in Carignano, poi a Palazzo del Principe, già residenza di Andrea Doria) dal 1867 fino alla morte. Sul podio dei complessi genovesi, Nicola Luisotti ha avuto felici intuizioni anche se è forse mancata una sufficiente varietà espressiva in grado di cogliere le infinite sfumature di un discorso musicale ricchissimo. Così, ad esempio, un eccessivo appesantimento dell'orchestra nell'apertura del primo atto ha in parte compromesso la trasparenza del canto di Amelia. Incisiva invece la lettura del Prologo e soprattutto della scena del Gran Consiglio, uno dei capolavori drammaturgici di Verdi. Pier'Alli, regista e scenografo, ha creato una Genova cupa, fantastica, forse poco reale, ma suggestiva. Pochi i riferimenti concreti (Palazzo San Giorgio), molte le allusioni (i gradoni discendenti, il mare, i colonnati) con alcune invenzioni di forte impatto emotivo: ad esempio, nel finale, al momento della morte di Simone, sullo sfondo si materializza l'immagine di una nave che salpa verso il mare aperto, esaudendo il sogno del vecchio Doge di trovare la propria tomba fra le onde. Bene, nel complesso, il cast. Roberto Frontali è stato un vigoroso Boccanegra, Roberto Scandiuzzi ha restituito un Fiesco convincente anche se non sempre perfettamente a proprio agio nel personaggio. Buona la prova di Alberto Cupido, un Gabriele generoso e di Micaela Carosi, un'Amelia di buona vocalità. Da ricordare ancora Gabriele Viviani (Paolo) e Carlo Di Cristoforo (Pietro).

Interpreti: Simone, Roberto Frontali/Roberto Servile; Amelia, Micaela Carosi/Annalisa Raspagliosi; Fiesco, Roberto Scandiuzzi/Alfredo Zanazzo; Paolo Albiani, Gabriele Viviani; Gabriele Adorno, Alberto Cupido/Giuseppe Gipali; Pietro, Carlo Di Cristoforo; un Capitano dei Balestrieri, Antonio De Angelis

Regia: Pier 'Alli

Scene: Pier 'Alli

Costumi: Pier 'Alli

Coreografo: Salvator Spagnolo

Orchestra: Orchestra del Teatro "Carlo Felice" di Genova

Direttore: Nicola Luisotti

Coro: Coro del Teatro "Carlo Felice" di Genova

Maestro Coro: Giovanni Andreoli

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