Bolzano racconta il contemporaneo

Kerer e Fuentes giocano "alla maniera di" in un'opera che vuol esser una parodia politica

Recensione
classica
Teatro Comunale di Bolzano Bolzano
Kerer-Fuentes
01 Aprile 2016
L'unico titolo contemporaneo della prima stagione operistica bolzanina firmata Matthias Lošek, andato in scena nei giorni scorsi, è stata l'opera satirica “Whatever works”, musicata a quattro mani da due giovani compositori, l'alto-atesina Manuela Kerer e il messicano Arturo Fuentes, su libretto dello scrittore e poeta bulgaro Dimitré Dinev. Eseguita a Bolzano in prima nazionale, nasce lo scorso novembre come commissione tra gli altri di Wien Modern, festival austriaco, lo ricordiamo, di cui Lošek era direttore artistico sino poco fa. Si capisce quindi la genesi di questa scelta nella preziosa opportunità di far conoscere le nuove produzioni contemporanee del panorama internazionale. L'opera è in sé una parodia che racconta la gretta corruzione della politica. La caricatura estrema sfocia nel blasfemo gioco adolescenziale di cantare musiche famose cambiandone le parole: così occorre al pop di Freddie Mercury, alla classica della Carmen di Bizet e ad una canzone in stile jazz, unici momenti in cui le voci dei protagonisti si cimentano nel canto di una melodia per più di un minuto. Le frasi retoriche del testo, la brevità degli interventi così come quella dei 14 quadri in cui è divisa l'opera ricordano una certa mania dissacratoria alla Satie. Non si trovano però novità o sperimentazione nei 75 minuti di ascolto, quanto l'utilizzo degli stili che hanno caratterizzato gli ultimi settant'anni di musica moderna, dalle corde grattate, ai glissandi vocali, all'elettronica. Non c'è sviluppo, bensì giustapposizioni di piccoli quadri “alla maniera di” che terminano come il David Letterman Show. Tra le voci protagoniste ci piacerebbe ascoltare ancora quella del soprano israeliano Shira Karmon che sembrava interessante anche in una minuscola frase come “dov'è finito il camion?”.

Note: Coproduzione Wien Modern, netzzeit, Fondazione Haydn Stiftung

Interpreti: Umma (Ministro degli affari esteri) Sarah Maria Sun; Emma (Alto Commissario dell’ONU per la riduzione del rischio) Shira Karmon; Autista 1 Belinda Loukota; Autista 2 Stefan Bleiberschnig; Autista 3 Martin Busen; Capitano dei pirati Vasily Koroshev; Dissidente (una donna che vuole darsi fuoco) Bibiana Nwobilo; Funzionario John Sweeney

Regia: Michael Scheidl

Scene: Nora Scheid

Orchestra: Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento

Direttore: Simeon Pironkoff

Luci: Norbert Joachim

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