Mozart multiculturale
Peter Sellars ritorna all'opera mozartiana, ma nonostante persegua con tenacia una particolare visione della Zaide - interpretata come messaggio di tolleranza religiosa e come arringa per la multiculturalità - fallisce in definitiva proprio di fronte alla frammentarietà dell'opera e nel proporre cantanti dalle più disparate madrelingue e dalla dizione "babelica".
Note: nuovo allestimento delle Wiener Festwochen in coproduzione con Lincoln Center for the Performing Arts, New York, Barbican Centre, London
Interpreti: Terry Cook, Norman Shankle, Russell Thomas, Alfred Walker, Hyunah Yu
Regia: Peter Sellars
Scene: George Tsypin
Costumi: Gabriel Berry
Orchestra: Camerata Salzburg
Direttore: Louis Langrée
Coro: Members of the University of Vienna Choir
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
Tre magnifiche interpretazioni di Schumann, Mozart e Brahms
Al Bockenheimer Depot l’Oper Frankfurt riporta in scena Melusine, opera giovanile di Aribert Reimann
A Bologna nel concerto di presentazione del Festival Respighi 2025