Trasfigurazione alla Sagra Umbra

Dal 15 al 25 settembre

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È la "Trasfigurazione" il tema conduttore della sessantottesima Sagra Musicale Umbra, che si svolgerà dal 15 al 25 settembre, con epicentro a Perugia e diramazioni in altri centri della regione (Assisi, San Gemini, Montefalco, Castel Rigone, Torgiano e Solomeo). Il programma è denso di proposte del massimo interesse, ma il momento centrale potrebbe essere individuato nell'omaggio a Britten, compositore che aveva un profondo senso del sacro, al di là di ogni ortodossia. Il 22 sarà rappresentata la sua "parabola da chiesa" Curlew River, diretta da Jonathan Webb per la regia di Andrea De Rosa, con Mark Milhofer quale protagonista. Lo stesso Milhofer sarà protagonista il 24 a Torgiano di un secondo appuntamento dedicato a Britten, con le sue versioni musicali di sonetti di Michelangelo e Donne e la sua realizzazione di alcuni Geistliche Lieder di Bach. Al centenario di Britten si affianca il bicentenario di Wagner, che è al centro del concerto inaugurale al Teatro Morlacchi, affidato alla Prague Philharmonia diretta da Jiři Belohlávek, cui segue il 20 una serata dedicata a rare trascrizioni di Parsifal e Walküre per due pianoforti, ad opera di Humperdink e Behn, eseguite da Alessandra Gentile e Cord Garben. L'Ensemble Amarcord (niente di felliniano, nonostante il titolo) presenta il 21 a San Gemini musiche sacre del Medioevo (canto gregoriano e Bingen), del Rinascimento (Ockeghem, de La Rue, Tallis) e del Novecento (Taverner), cui il giorno dopo fanno da pendant Palestrina, Victoria, Feliciani e Morales con le loro musiche per la festa della Trasfigurazione, eseguite a Castel Rigone dalla Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci. Da sottolineare tra gli altri concerti quello del 21. per la partecipazione di uno dei composiitori contemporanei più attenti al sacro, Krzysztof Pendercki, che dirige l'Orchestra da Camera di Perugia in musiche proprie, di Pärt e Ciajkovskij. Chiude il festival la Junge Deutsche Philharmonie diretta da David Afkham, con il soprano Christiane Oelze nei Quattro ultimi Lieder di Strauss, che, nonostante la loro sensualità, non esulano affatto dal tema di questa Sagra.
Mauro Mariani

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