Ortombina sovrintendente del Teatro La Fenice

L’annuncio a sorpresa durante il concerto inaugurale della stagione sinfonica

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Fortunato Ortombina e Luigi Brugnaro
Ortombina succede a Chiarot

Fortunato Ortombina sarà il prossimo sovrintendente del Teatro La Fenice, il teatro nel quale dal 2007 ricopre l’incarico di direttore artistico. La nomina chiude un lungo periodo di incertezza sulla guida del teatro, seguita alla nomina dell’ex sovrintendente Cristiano Chiarot a sovrintendente all’Opera di Firenze nello scorso marzo. L’annuncio è arrivato a sorpresa dal sindaco di Venezia e Presidente del Consiglio di indirizzo del teatro, Luigi Brugnaro, nel corso del concerto inaugurale della stagione sinfonica . «Ha fatto un buon lavoro ed è amatissimo da tutte le persone”, ha detto Brugnaro, che, ironizzando sul ritardo per la nomina, ha aggiunto: “L’abbiamo tenuto un po’ in prova, ma la città gli deve tanto e sono convinto che la Fenice con lui continuerà sempre meglio sul solco di quello che abbiamo fatto».

Nativo di Goito nel mantovano, il 57enne Fortunato Ortombina ha compiuto studi musicali al Conservatorio di Mantova e conseguito una Laurea in lettere all’Università di Parma. Dopo varie collaborazioni con il Festival Verdi di Parma, l’editore Ricordi e l’Istituto di Sudi Verdiani, nel 1997 Ortombina diventa assistente musicale alla direzione artistica del Teatro Regio di Torino, cui fa seguito l’incarico di segretario artistico al Teatro San Carlo di Napoli e nel 2003 quello di coordinatore della direzione artistica al Teatro alla Scala. Alla Fenice approda una prima volta nel 2001 come direttore della programmazione artistica, incarico che ricopre fino al 2003, per farci ritorno nel 2007 come direttore artistico al fianco dell’allora sovraintendente Giampaolo Vianello e, dal 2010, di Cristiano Chiarot.

La nomina di Ortombina, auspicata dallo stesso sovrintendente uscente Chiarot, è una conferma del “modello Fenice”, una gestione virtuosa che negli ultimi anni ha visto aumentare la produttività del teatro, le presenze e quindi gli incassi (circa 9 milioni di euro sono state le entrate dal botteghino nei primi 10 mesi del 2017) a livelli decisamente inusuali nel panorama delle Fondazioni liriche italiane. Accanto all’incarico di sovraintendente, Ortombina manterrà anche quella di direttore artistico.

 

 

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