Le architetture polifoniche del Festival di musica antica di Anversa
Laus Polyphoniae si svolgerà ad Anversa dal 22 al 31 agosto

Laus Polyphoniae si svolgerà ad Anversa dal 22 al 31 agosto 2025 con un programma dedicato allo sviluppo dell’arte polifonica dalla Ars Antiqua dell’epoca della scuola di Notre Dame fino alla tarda Ars Nova, detta “subtilior” per le sue caratteristiche musicali.
Il programma del Festival, che abbraccia un arco temporale di tre secoli, è dedicato sia alla musica sacra che a quella profana delle diverse aree culturali europee, ed è ispirato al legame tra l’architettura delle cattedrali e la costruzione sonora della polifonia che è risuonata nelle loro navate monumentali. “ Il festival ci riporta nel mondo musicale dei costruttori di cattedrali dal 1140 al 1440.” ha scritto il direttore artistico Bart Demuyt nella presentazione di questa edizione.
I concerti si svolgeranno come di consueto nelle chiese di San Carlo Borromeo, San Giorgio, Sant’Andrea, oltre che in quella sconsacrata di Sant’Agostino che è l’auditorium di AMUZ, l’istituzione musicale specializzata nella musica antica che organizza il festival. Ma quest’anno c’è anche un nuovo spazio nel quale risuoneranno le musiche del Duecento e del Trecento. Si tratta dell’Handelsbeurs, un edificio storico del 1531 che è stato la sede della Borsa di Anversa, ricostruito dopo l’incendio di metà Ottocento, nel quale lo Huelgas Ensemble diretto da Paul Van Nevel presenterà il concerto inaugurale dedicato al repertorio di mottetti, conducti e organa di Leonino e Perotino, oltre che di anonimi, e dove nei giorni seguenti Hesperion XXI di Jordi Savall eseguirà le meravigliose e gioiose melodie devozionali del Llibre Vermell de Montserrat.
Al repertorio musicale della cattedrale di Notre Dame di Parigi Van Nevel ha dedicato un lungo testo introduttivo contenuto nel corposo libretto del programma, nel quale parla delle fonti manoscritte e dei trattati attraverso i quali è stata tramandato il repertorio musicale che si è costituito nel “Centro della polifonia europea”, sottolineando la portata della rivoluzione sonora perotiniana.
In un secondo saggio Nicholas Bleisch compie delle riflessioni in una prospettiva epistemologica sul significato e sulla utilizzazione dei tre termini entrati nel lessico storico musicologico del XX secolo utilizzati come titolo di questa edizione del Festival: Ars Antiqua – Ars Nova – Ars Subtilitor. Il ricercatore della Fondazione Alamire, fa riferimento al modo odierno di ascoltare queste musiche, con la consapevolezza di ciò che è stato creato nei secoli successivi, e sottolinea l’ambiguità di queste definizioni che restano comunque degli utili punti di riferimento per orientarsi nell’arco temporale di tre secoli di arte musicale.
Il suo testo riassume panoramicamente i differenti generi e forme che hanno caratterizzato le culture musicali europee di questo periodo, dalle prime forme di organum fino alla complessità contrappuntistica della tarda Ars Nova, senza dimenticare le monodie profane fiorite in diversi ambienti linguistici, e contestualizza la presenza dei differenti gruppi musicali che con la loro attività di ricerca e interpretazione rispondono creativamente agli interrogativi posti dalle scelte esecutive storicamente informate.
Nel programma figurano numerosi altri gruppi musicali ognuno dei quali rappresenta un pannello di questa sorta di molteplice polittico sonoro che è un viaggio nell’arte musicale del tardo medioevo, se consideriamo il canto gregoriano come base e radice dello sviluppo della polifonia, con il territorio francese come epicentro sia del linguaggio contrappuntistico che dell’arte monodica del trobar.
Quest’ultima sarà proposta da Micrologus, Ensemble Céladon e Le Miroir de Musique, mentre oltre Huelgas Ensemble anche PER-SONAT, memor, Contre le Temps, Gothic Voices e Alla francesca jeune ensemble rappresenteranno l’Ars Antiqua.
Trio Medieval, L’Amorosa Caccia, La Morra, Tiburtina Ensemble, ed Ensemble Arborescence proporranno programmi dedicati alla Ars Nova, e le successive sofisticate ramificazioni della Ars Subtilior saranno interpretate da Mala Punica, graindelavoix, Sollazzo Ensemble, ApotropaïK ed Ensemble Leones, al quale è affidato il concerto di chiusura del Festival, fino ad arrivare all’inizio del Quattrocento con la musica di Dufay che sarà eseguita da Cappella Pratensis.
Come nelle precedenti edizioni sono previste altre iniziative, come la International Young Artists Presentation alla quale parteciperanno Café 1830, Ensemble Auroras Mestizas, Les Trouveurs, Fortepiano Atelier, Pont Baroque e [H]Éros Ensemble, e a proposito di giovani un concerto destinato all’infanzia che verrà ripetuto più volte nel corso del Festival. E poi una summerschool che si concluderà con un concerto degli allievi, un corso dedicato alla polifonia dell’epoca dei costruttori di cattedrali, e una conferenza destinata a dissipare i cliché e luoghi comuni legati alla percezione della società medioevale.
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