L'opera più bella di Verdi

OPERA. Milano: Casa Verdi per il bicentenario

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«L'opera mia più bella»: così Giuseppe Verdi a proposito di Casa Verdi, la celebre Casa di Riposo per Musicisti fondata dal Grande Vecchio nel 1902 e dove egli stesso giace sepolto insieme a Giuseppina Strepponi nella cripta tornata all'antico splendore grazie ai lavori di restauro conclusi in coincidenza del bicentenario verdiano. Lavori che si inseriscono in una fitta serie di iniziative culturali volte a rilanciare la vocazione della Casa ad essere «istituzione aperta e inserita a pieno titolo nel tessuto culturale cittadino», a cominciare dal volume di Daniela Rossi e Diego Rinaldi intitolato Sull'ali dorate e dedicato alla figura del compositore di Busseto e alla storia di Casa Verdi, passando per la mostra fotografica di Graziella Vigo che si compone di scatti provenienti da allestimenti verdiani realizzati in diversi teatri, per concludere con la digitalizzazione e lo studio del ricco archivio di Casa Verdi, l'istituto che all'epoca ereditò tutti i diritti d'autore del compositore.
f.f.

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