Il prossimo Rossini Opera Festival

Apre Le siège de Corinthe diretto da Roberto Abbado

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Come ogni anno il clou del Rossini Opera Festival 2017 sarà costituito da tre opere, ciascuna replicata quattro volte, in modo che soggiornando a Pesaro tre giorni gli spettatori possano assistere a tutte e tre. Si comincia il 10 agosto con Le siège de Corinthe, proposta per la prima volta nella versione originale secondo l’edizione critica della Fondazione Rossini curata di Damien Colas, che include una ventina di minuti di musica in più rispetto alla versione corrente. La regia è affidata a Carlus Padrissa e Lita Cabellut del celebre gruppo catalano La Fura dels Baus, al loro debutto a Pesaro. Roberto Abbado (nella foto) dirige l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, anch'essa al suo esordio in buca al festival, e il Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Anche nel cast, accanto a Nino Machaidze, figurano vari debuttanti al Rof, come Luca Pisaroni nel ruolo di Maometto II, John Irvin, Sergey Romanovsky e Carlo Cigni. Si prosegue con La pietra del paragone, che manca al Rof da quindici anni e torna nell’edizione critica di Patricia B. Brauner e Anders Wiklund, rivista ora in occasione della pubblicazione in volume prevista entro l’anno. La messa in scena è quella firmata nel 2002 da Pier Luigi Pizzi, che vi ha apportato alcuni aggiornamenti. Dirige Daniele Rustioni, con i debuttanti Gianluca Margheri e William Corrò, affiancati da alcuni ex-allievi dell’Accademia Rossinana ormai lanciati in un brillante carriera, come Maxim Mironov, Davide Luciano e Paolo Bordogna. Un ritorno molto atteso è quello di Mario Martone, per la ripresa della sua fortunata regia di Torvaldo e Dorliska del 2006. Nei ruoli principali cantano Dmitry Korchak, Salome Jicia, Nicola Alaimo e Carlo Lepore, mentre Francesco Lanzillotta, un giovane in rapida ascesa, dirige l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna di Fano. Come ogni anno viene riproposto Il viaggio a Reims con la regia di Emilio Sagi e un cast formato dagli allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”; dirige il giovanissimo Michele Spotti. Quattro i concerti di canto: Luca Pisaroni, Margarita Gritskova, John Irvin insieme a Sergey Romanovsky e Michael Spyres, Ildar Abdrazakov. Inoltre un concerto d'organo intitolato Rossinimania. A chiudere il festival, il 22 agosto, sarà lo Stabat Mater di Rossini diretto da Daniele Rustioni con i solisti Salome Jicia, Enkelejda Shkoza, Dmitry Korchak e Erwin Schrott, che sarà anche videotrasmesso in diretta nella principale piazza cittadina.

M.M.

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