Da Taipei all'Italia

A Milano e a Udine la National Symphony Orchestra di Taiwan

News
classica
Nell'anno wagneriano si è vista una nuova produzione della Walküre anche a Taipei. Una primizia assoluta per l'isola, e uno spettacolo di grandissimo successo. Per adesso si mette in scena una sola opera per ogni stagione, ma la vita musicale fiorisce, grazie anche a una capillare educazione musicale, e all'intensa attività della Taiwan Philharmonic (che cambia nome nelle trasferte all'estero, diventando NSO, National Symphony Orchestra) e del suo direttore Shao-Chia Lü, che la guida dal 2009. Lü ha studiato alla Indiana University e alla Musikhochschule di Vienna, ha vinto nel 1988 il prestigioso concorso di Besançon (vinto quest'anno da un altro giovane taiwanese, il ventiquattrenne Yao-Yu Wu) e il Concorso Kondrashin di Amsterdam, ha lavorato a lungo attivo in Germania. È un grande appassionato del repertorio sinfonico tedesco, un convinto wagneriano, un cultore della musica del Novecento, spera di portare la sua orchestra a competere con le grandi orchestre internazionali, e sogna di impiantare una tradizione operistica anche a Taiwan: «Ancora non abbiamo infrastrutture. Abbiamo un bel teatro ma non una compagnia d'opera, per questo le nostre produzioni sono così limitate. Ma spero che la avremo presto». A novembre la NSO sarà in tournée in Europa con tappe a Parigi (il 9), a Ginevra (il 15), alla Philharmonie di Berlino (il 18), e in Italia, alla Sala Verdi di Milano l'11 novembre e al Teatro Nuovo di Udine il 12. «Per questi cinque concerti ho scelto due pezzi taiwanesi, I Cinque canti cinesi di Nan-chang Chien [nato nel 1948, ha studiato a Monaco con Wilhelm Killmayer, è divenuto scelebre per alcune sue opere come La pittrice di Shangai], lavoro 1978 per soprano e orchestra, che trae ispirazione dal Shi Jing, la più antica raccolta di poesia cinese. Poi un lavoro nuovissimo, una commissione a Ming-hsiu Yen [compositrice nata nel 1980, allieva di Betsy Jolas, William Bolcom, Christopher Rouse all'Università del Michigan], intitolata Breaking Through, e ispirata al lunghissimo tunnel di Hsuehshan, detto anche la Galleria del Monte innevato, che collega la città di Taipei alla contea nordorientale di Yilan, e che per la compositrice dimostra la perseveranza del popolo taiwanese. Ci sarà poi un nuovo lavoro del compositore tedesco Christian Jost [nato nel 1963 e cresciuto musicalmente al Conservatorio di San Francisco] che l'anno scorso è stato per composer-in-residence qui a Taipei, è un mio caro amico. Taipei Horizon è dedicato alla nostra orchestra. Non è un poema sinfonico, ma un lavoro astratto. Non è descrittivo, non ha temi pentatonici o altri elementi esotici, ha piuttosto una forma classica, molto rigorosa, con molto contrappunto. Semmai si coglie la fascinazione dei movimenti lenti e ieratici dell'U-Theater». Il resto del programma della tournée è completato dal Carnaval Romain di Berlioz, da Till Eulenspiegel di Strauss, da due concerti, quello per violino di Sibelius (solista Viviane Hagner) e il Concerto per violoncello op.33 di Saint-Saëns, solista Wen-Sinn Yang (nella foto): «è stato il primo violoncello della Bayerische Rundfunk ed è un violoncellista di prima qualità», e da due sinfonie, la Settima di Beethoven e l'Ottava di Dvorák.

Gianluigi Mattietti

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

A cent’anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini il Festival di Torre del Lago firmato da Pier Luigi Pizzi

classica

Il 24 aprile una giornata di studi organizzata dall'Associazione Nazionale dei Critici Musicali in collaborazione con Lucca Classica Music Festival

classica

L'edizione 2024 delle Wiener Festwochen