I ritratti di Alejandro Fasanini

Le dediche delle Sonatas para Vivir di Alejandro Fasanini, con il pianoforte di  Daniela Ferrati

Alejandro Fasanini
Disco
classica
Alejandro Fasanini
Sonatas para Vivir
Artphonus
2021

Compositore, ballerino e maestro di tango, poeta, traduttore, psicoterapeuta: tutto ciò è Alejandro Fasanini, argentino di Buenos Aires, da diversi anni residente in Italia in un bellissimo borgo delle colline marchigiane.

Forse sono proprio gli studi di psicologia che spingono Fasanini a non dimenticare mai l’uomo quando compone, e a creare attraverso la musica ritratti di persone per lui significative: come i concerti per orchestra Twice-born Vincent, ispirato alla figura di Van Gogh, o Captain Whitman, ispirato a Walt Whitman, o Fell-in I Love, per Federico Fellini o Depableando per il suo maestro Luis de Pablo, tutti eseguiti in esclusiva dall’Orchestra ArtPhonus da lui fondata.

Il suo ultimo disco, Sonatas para vivir, prodotto da ArtPhonus Records con il progetto grafico di Ardo Quaranta, è anch’esso una galleria di ritratti musicali per pianoforte solo di personaggi che si sono distinti nelle battaglie per i diritti civili, da Italo Nannini, fondatore e presidente della onlus “L’Africa chiama”, associazione per il cui progetto Centro di maternità Shalom di Lusaka, Zambia, sarà devoluto il ricavato delle vendite di questo CD, a Franca Viola, simbolo della lotta per i diritti della donna. Ma vi appare anche il ritratto musicale del gesuita Vicente Ferrer, fondatore di una missione nel sud dell’India, di Berta Caceres, ambientalista dell’Honduras morta assassinata nel 2016, di Sarah Hegazi, attivista egiziana per i diritti umani e LGBT morta suicida nel 2020; e ancora di Hadizatou Mani, nigeriana che ha lottato contro la piaga della schiavitù, di Sindhutai Sapkal che si è spesa per la cura dei bambini orfani indiani e di Ibu Robin Lim, ostetrica che si è dedicata all’assistenza delle donne in stato di gravidanza e dei neonati nelle zone devastate dai disastri ambientali dell’Indonesia.

Un omaggio musicale dedicato a una schiera di persone che hanno speso la propria vita in difesa dei deboli, o dei diversi, incorniciato dal brano d’apertura "Claro de luna", dai chiari echi debussyani, e da "La Balaguala" di chiusura, trascrizione o nuova versione dell’omonimo pezzo registrato in Contemporary Tango Trilogy, CD eseguito dall’"Orchestra Hijos ilegitimos de Astor” fondata da Fasanini e nominato come miglior disco di tango nella 21° edizione dei Latin Grammy Awards del 2020.

Debussy, ma anche la musica etnica spagnola, la tradizione colta occidentale e il jazz confluiscono in queste dieci tracce: alla complessità tematica e alla frammentazione di "An Eternity of Silent Music for Sarah Hegazi" o di "A Ibu Robin Lim”, si contrappone la maggiore melodicità di altri, come quello dedicato a Franca Viola o a Italo Nannini, o quello spagnoleggiante dedicato a Vicente Ferrer. Ben salde le radici colte, sia nella struttura dei brani, sia negli stilemi linguistici usati ( formule di accompagnamento, ostinati ritmici, e anche il contrappunto a due voci nel brano dedicato ad Hadizatou Mani e a Berta Caceres).

Su tutto, una scrittura complessa e m ai banale, spesso di sapore improvvisativo, rivolta alla ricerca di suggestioni sonore non fragorose ma delicate e che non cede mai alla facile cantabilità: ne è raffinata interprete, attraverso la grande varietà di tocco e la perfetta aderenza alle sfumature stilistiche della scrittura musicale, la pianista pesarese Daniela Ferrati.   

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

PODCAST | Early Music Stories #61

“Con le man vezzose e vaghe sì soave l'arpa tocchi”

Paolo Scarnecchia
classica

PODCAST | Early Music Stories #59

Le quattro epoche del sogno della musica inglese del Settecento

Paolo Scarnecchia
classica

PODCAST | Early Music Stories #49

“L’opera del Re” di Lully splende a Versailles in forma di concerto

Paolo Scarnecchia