PODCAST | Early Music Stories #29

La messa a cinque voci (in segreto) di William Byrd al Festival d’Ambronay

Les Arts Florissants (foto di Bertrand Pichène)
Les Arts Florissants (foto di Bertrand Pichène)
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La 44a edizione del Festival d’Ambronay è dedicata alle diverse generazioni di musicisti che si sono avvicendati nel complesso abbaziale trasformato in un importante centro per la formazione e diffusione della musica antica e della sua prassi storicamente informata.

Per ricordare il quarto centenario della scomparsa di William Byrd il tenore Paul Agnew con i cantanti dell’ensemble Les Arts Florissants Miriam Allan, Mélodie Ruvio, Sean Clayton ed Edward Grint ha eseguito la Messa a cinque voci del compositore britannico insieme ad alcuni mottetti dedicati alla festa dell’Assunzione della Vergine Maria contenuti nel primo libro di Gradualia ac cantiones sacrae stampato nel 1605. In entrambi i casi si tratta di composizioni, scritte nel ritiro di Stondon Massey lontano dalla Chapel Royal, nelle quali Byrd ha espresso  fermamente la sua fede cattolica con accenti di grande intensità espressiva.

Le musiche contenute in questo podcast sono state registrate prima del concerto durante la prova, e nell’intervista Agnew suggerisce il contesto e l’ambiente nel quale queste pagine di musica sacra sono nate e originariamente eseguite in maniera  clandestina.

Il concerto si è poi svolto in un particolare clima di commozione, non soltanto per l’intensità della musica di Byrd ma anche per le parole pronunciate dalla direttrice del Centre Culturel de Rencontre d’Ambronay, Isabelle Battioni, che ha espresso il profondo dolore per la morte improvvisa del baritono Alejandro Meerapfel, avvenuta la sera precedente poco prima della fine del concerto di Cappella Mediterranea, e ha ricordato che la vita va avanti anche grazie al significato trascendentale della musica.

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