Sempreverde Sonnambula

Indovinato allestimento di Hugo de Hana, che sul piano scenografico, incornicia la vicenda del libretto di Romani, in un vortice di immagini proiettate sullo sfondo, tra selve, dirupi, fogliami, luci e colori cangianti. Attenta la conduzione di Fournillier. Strepitosa la performance di Iva Mei nel ruolo della protagonista.

Recensione
classica
Teatro Filarmonico Verona
Vincenzo Bellini
12 Gennaio 2007
Il verde che pervade la scena di questa Sonnambula è ovunque, dai prati delle collinette sulla scena fino alle cangianti e avvolgenti proiezioni luminose sullo sfondo. Ed è con questi effetti che si viene caratterizzando in maniera forte il l'impronta e l'idea di natura che De Hana ha voluto mettere in risalto. Immagini di fronde, fogliami, boschi rigogliosi, cascate, profondi dirupi, cieli cupi e densi di nuvole, in un costante mutare cromatico, fino ai toni più accesi di rosseggianti tramonti. Con tali strumenti, il regista riesce abilmente a muovere la scena, con un occhio che guarda sia una natura romanticamente intesa, quella della "selva folta e ombrosa", che verso quella più rassicurante dell'idillio arcadico. Così sullo sfondo si configurano altre soluzioni chiave, come le immagini dei "luoghi ameni" evocati da Rodolfo, con proiezioni circolari, di luoghi visti come da un cannocchiale; così appare, quasi come una visione onirica, una sonnambula che sembra volare, quasi ad evocare un fantasma che ondeggia nell'aria. Un impianto registico e scenografico che incornicia in maniera plastica, con i suoi richiami alla pittura dell'800, la scipita vicenda di quest'opera, come all'interno di un prezioso scrigno di immagini, colori e luci. La conduzione musicale di Patrick Fournillier ci è parsa attenta al dettaglio e con una tendenza ad assecondare con sensibilità il respiro del canto. Strepitosa e perfettamente a suo agio Iva Mei, più volte applaudita a scena aperta, nel ruolo della protagonista, per i colori espressivi e le agilità vocali, a fronte di un Siragusa, dotato di una vocalità generosa e a tinte forti, a tratti forse eccessivamente sanguigno e aggressivo per il ruolo di Elvino. La Lisa della Marianelli, localmente duttile, è spigliata e precisa così come Pertusi in Rodolfo sa unire vocalità robusta, buona pronuncia con deciso piglio attorale. Teatro al completo, vivo successo di pubblico. Fabio Zannoni

Interpreti: Il conte Rodolfo - signore del villaggio Michele Pertusi Teresa - molinara Paola Fornasari Patti Amina - orfanella raccolta da Teresa e fidanzata con Elvino Eva Mei Elvino - ricco possidente del villaggio Antonio Siragusa Lisa - ostessa amante di Elvino Alessandra Marianelli Alessio - contadino amante di Lisa Victor Garcia Sierra Un Notaro Cristiano Olivieri

Regia: Hugo de Ana

Scene: Hugo de Ana; Lighting Designer Paolo Mazzon

Costumi: Hugo de Ana

Direttore: Patrick Fournillier

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