Ottoni alpini

I Canadian Brass celebrano il decennale del Primiero Dolomiti Festival Brass

Recensione
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Primiero Dolomiti Festival Brass Valle di Primiero
26 Luglio 2015
A Fiera di Primiero i Canadian Brass hanno celebrato da par loro il decimo anniversario del Primiero Dolomiti Festival Brass con musica dedicate a chi ama le scalette “sei gradi”, gli abbinamenti improbabili. Facile per un quintetto con 45 anni di storia e oltre 130 album dedicati a generi molto distanti fra loro, che insieme hanno prodotto vendite per oltre due milioni di dischi. Se l’arrangiamento per ottoni di opere (ad oggi più di 600) da ambiti diversi ha reso famosi i Canadian Brass, è dal vivo che se ne apprezza fino in fondo la perizia, la musicalità e lo humour, con una scelta di soluzioni sceniche e coreografiche che sollecitano costantemente l’attenzione degli ascoltatori. Nell’auditorium di Fiera di Primiero hanno fatto il loro ingresso alle spalle del pubblico, per poi evocare il rinascimento europeo, ed in particolare Giovanni Gabrieli, disposti in diversi punti della platea, con un’impeccabile dinamica fra le melodie affidate alle trombe di Caleb Hudson e Christopher Coletti in dialogo con le armonie prodotte dal corno di Bernhard Scully, il trombone di Achilles Liarmakopoulos e la tuba del fondatore del gruppo, Charles “Chuck” Daellenbach. Il programma è proseguito con la "Fuga in sol minore" di Bach, il "Valzer peruviano" composto tre secoli dopo da Enrique Crespo, estratti dale pagine pianistiche di Schumann e Brahms, con uno straordinario Liarmakopoulos in evidenza; il ritorno al Novecento passa per il trombino, suonato da Hudson, in “Penny Lane”, lo swing di “Handful of keys”, “Granada” di Augustin Lara, per finire con un Adagio di Samuel Barber. Gran finale con “Per Elisa” e i recenti successi da “Great Wall of China”, e gli arrangiamenti dedicati al balletto che vedono il quintetto esibirsi in auto-ironici e molto apprezzati passi di danza: impeccabili anche questi.

Interpreti: Caleb Hudson e Christopher Coletti: trombe e trombini; Bernhard Scully: corno; Achilles Liarmakopoulos: trombone; Charles “Chuck” Daellenbach: tuba.

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